Noce gemmoderivato proprietà. La pianta del noce ha innumerevoli proprietà e i benefici e gli usi del gemmoderivato del noce sono solo da apprezzare: scoprili in questo post.
Il noce (Juglans regia L.) è un albero a foglie caduche alto fino a 15 metri, con tronco dritto e chioma tondeggiante, originario dell’Asia ma da tempo coltivato nelle regioni mediterranee dal mare alla zona montana. La noce è il frutto degli alberi del genere Juglans, spesso riferito al Juglans regia. La parte commestibile è il seme ed è avvolto da una porzione legnosa detta endocarpo (il guscio). A sua volta il guscio è protetto da uno strato polposo non commestibile, il mallo (detto mesocarpo), rivestito da una buccia (esocarpo).
Del Noce popolarmente è noto che il frutto immaturo verde è un tonico lassativo (M. Tierra, Planetary Herbology) mentre le foglie sono astringenti e hanno azione antidiabetica, ipoglicemizzante, linfodrenante, antisettica (Francesco Perugini Billi, Manuale di Fitoterapia).
In erboristeria la droga del noce è data dalle foglie essiccate. La Commissione E tedesca raccomanda questa droga per le infiammazioni lievi o superficiali della cute e nei casi di eccessiva traspirazione del palmo delle mani o dei piedi. Non sono noti effetti collaterali, controindicazioni o interazioni farmacologiche. La Commissione E raccomanda di effettuare lavaggi con decotti (2-3 g di droga in 100 ml d’acqua). Il decotto di noce foglie è consigliato anche per i “geloni”, cioè “pruriti” localizzati e ricorrenti con rigonfiamento ed eritema doloroso che insorge alle dita di mani e piedi e alle orecchie a seguito di un congelamento di modica entità. Ecco come prepararlo: pesare 300 g di foglie di noce e 2 litri d’acqua, lasciar macerare 2 ore le foglie di noce nell’acqua fredda, scaldare fino all’ebollizione e mantenerla per 2 min; spegnere e lasciare in infusione per 15 min, filtrare e immergere nel decotto mani e/o piedi per 5-10 min ogni sera.
In liquoreria del noce vengono utilizzate foglie fresche e frutti verdi per produrre il “nocino”, un digestivo ottenuto per macerazione a freddo in alcool etilico.
Dalla parte carnosa della buccia, il mallo di noce, si estrae un succo che macchia e che viene utilizzato in tintoria. In cosmesi, il mallo di noce essiccato e polverizzato è utilizzato come riflessante per scurire i capelli chiari e miscelato con altre polveri tintorie per conferire una tonalità castana naturale e lo puoi trovare nella miscela Mallo di noce, 100% vegetale qui; l’estratto di noce frutto verde è utilizzato per l’alto contenuto in tannini e polifenoli in quanto in grado di aumentare il tono e l’elasticità cutanea (in Erboristeria Como lo trovi nella crema corpo rassoda lift e nella crema viso rassoda lift, entrambe cosmeceutici eco bio e punte di diamante del nostro reparto di fitocosmesi).
Le proprietà del noce però non sono finite qui! del noce si possono utilizzare anche le gemme.
Cos’è e come si ottiene?
Nella preparazione dei gemmoderivati disponibili in Erboristeria Como, compreso il gemmoderivato di Noce si seguono rigorosamente le metodologie ben definite nella monografia “Preparazioni omeopatiche” riportata nella Farmacopea Francese. Per il gemmoderivato di noce si utilizzano le gemme fresche.
Noce gemmoderivato proprietà
Le gemme del Noce manifestano proprietà antinfettive e antinfiammatorie: sperimentalmente stimolano le cellule epatiche di Kupffer, svolgendo quindi un’importante azione di drenaggio. Utile per trachea, bronchi, pelle, pancreas, intestino. Indaghiamo ora nella letteratura scientifica europea per scoprirne le proprietà e per che cosa potrebbe essere consigliato il gemmoderivato di noce (ovviamente queste non sono prescrizioni ma ricerche scientifiche).
Attivo contro lo stafilococco e lo streptococco e nei confronti dei germi che si sviluppano a livello delle mucose, in particolare a livello di trachea e bronchi, ilgemmoderivato di noce (Juglans regia) risulterà indicata nel trattamento di angine (consigliato in associazione al gemmoderivato di vite rossa), tracheobronchiti, otiti e sinusiti. Per le sinusiti può essere affiancato da Carpinus betulus. Per un trattamento generale della bronchite cronica invece è più indicata l’associazione del gemmoderivato di noce in quanto buon antinfettivo che agisce contro i germi che abitualmente si sviluppano a livello della mucosa tracheale e bronchiale, con gemmoderivato di Ribes nero, per la sua più volte citata azione antinfiammatoria generale: generalmente ognuno ha come posologia 50 gocce diluite in acqua, sorseggiando lentamente, mattina e sera.
Secondo Bruno Brigo, le gemme di Noce sono conosciute e da tempo utilizzate per le loro proprietà depurative che si manifestano soprattutto a livello della pelle. Rimedio di suppurazione, l’azione del gemmoderivato di noce viene sfruttata nella terapia dell’eczema infetto, nell’acne pustolosa, nell’impetigo e in ogni alterazione cutanea con trasudazione siero-ematica (che si riscontra in genere nella fase di cicatrizzazione di una piaga o di una ferita in genere, ulcere ecc.). Per l’eczema infetto di solito è consigliabile l’associazione del gemmoderivato di noce con il gemmoderivato di ribes nero. Per le proprietà antisettiche e antiflogistiche e di miglioramento del trofismo cutaneo risulta estremamente efficace nel trattamento generale dell’acne. Altre segnalazioni sono rappresentate dall’iperidrosi e dalle micosi. Le gemme infatti manifesterebbero, oltre alle note proprietà eudermiche, attività inibente nei confronti dei miceti.
A livello circolatorio sarà utile nel trattamento generale delle ulcere varicose, 50 gocce in acqua prima di cena, magari in associazione col gemmoderivato di castagno (50 gocce in acqua prima di pranzo) ed il gemmoderivato di sorbo (50 gocce in acqua prima di colazione), per due mesi.
Pol Henry segnala il suo impiego nel trattamento della diarrea conseguente a terapia antibiotica, in quanto in grado di restaurare la flora batterica intestinale. Interessante anche la sua azione nel meteorismo da disbiosi intestinale. In questi casi può essere validamente affiancato al gemmoderivato di mirtillo rosso (Vaccinium vitis idaea), il quale manifesta uno spiccato organotropismo intestinale. Di solito il gemmoderivato di mirtillo rosso è da assumersi prima di colazione, il gemmoderivato di noce, sempre 50 gocce in acqua, prima di coricarsi, per 20 giorni.
Le gemme di Juglans regia, ci racconta E. Campanini, presentano anche un organotropismo pancreatico: la loro azione si manifesta con una regolazione della secrezione insulinica e quindi della glicemia. In tal modo vengono a essere contenuti i repentini cali di glicemia responsabili del desiderio di zuccheri. Nel “diabete florido” spesso come trattamento generale gemmoterapico a sostegno della terapia si associano il gemmoderivato di olivo col gemmoderivato di noce, da assumersi in cicli di 20 giorni al mese.
Nell’insufficienza pancreatica funzionale (flatulenza, meteorismo post-prandiale ecc.) e nella pancreatite cronica agisce sia per le proprietà antinfiammatorie sia per quelle stimolanti l’attività del pancreas. Ne viene consigliato l’impiego anche nel trattamento dell’alitosi (Juglans regia M.G.1DH, 50 gocce, diluite in acqua, dopo i pasti principali).
Gemmoderivato di noce: come assumerlo
La posologia del gemmoderivato di noce è di 50 gocce, diluite in acqua e sorseggiate lentamente, 1-2 volte al dì.
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