Fitoterapia: scopri per ferite e scottature, eczemi, irritazioni, eritemi. i nostri rimedi naturali super efficaci.
La pelle (o cute), come sappiamo, è composta da due strati, uno più superficiale (epidermide) e l’altro più profondo (derma).
Infiammazioni, infezioni, esantemi, irritazioni, ferite, ustioni, scottature, ulcere ed altri traumi possono temporaneamente alterare lo strato cutaneo causando danni più o meno consistenti in base alla loro gravità e durata. Parliamone insieme e scopriamo come curarle con rimedi naturali validi e sicuri.
Irritazioni della pelle, ferite, ustioni: conosciamole
Le irritazioni alla pelle possono essere dovute ad eczemi, dermatiti (atopiche, allergiche, da pannolino, da contatto), eritemi, piaghe da decubito. In questi casi il trattamento topico è finalizzato in genere all’idratazione cutanea, alla diminuzione della colonizzazione batterica, al controllo del prurito e alla diminuzione dell’infiammazione. L’idratazione cutanea in particolare è importante in quanto aiuta ad eliminare le fissurazioni della cute dalle quali potrebbero penetrare patogeni.
Per ferita si intende una soluzione di continuo della cute. A seconda della profondità cui giunge la soluzione di continuo dei tessuti si distinguono due tipi di ferite: ferite superficiali e ferite profonde; queste ultime interessano anche la fascia e le diverse strutture sottofasciali, di tessuto connettivo, quindi stiamo parlando del derma. In base alle caratteristiche dei margini della ferita si distinguono diversi tipi di ferite:
- ferite lineari (determinate da strumenti taglienti e affilati, caratterizzati da bordi netti e continui, senza segni di sofferenza tissutale: rappresentano le condizioni ideali per lo svolgimento dei processi di riparazione);
- ferite contuse (determinate da strumenti taglienti, ma in associazione a una pressione superiore a quella endovascolare: ne consegue una sofferenza ischemica del tessuto adiacente alla ferita, per cui i bordi appaiono ecchimotici e perciò destinati, a seconda della gravità della contusione, a necrosi diffusa o parcellare; vanno suturate);
- ferite lacere (determinati dagli agenti lesivi più disparati, i bordi sono variamente conformati e di spessore irregolari, vanno suturate).
Il processo di guarigione delle ferite è un normale fenomeno fisiologico finalizzato al ripristino della continuità dei tessuti dopo una lesione e può essere suddiviso in quattro fasi:
- emostasi, infiammazione (si attiva la risposta infiammatoria, caratterizzata da eritema, gonfiore, spesso dolore);
- fase proliferativa (dominata dalla formazione di tessuto granulomatoso e da riepitelizzazione; la riepitelizzazione si realizza solo quando, grazie alla proliferazione del tessuto di granulazione, si colma l’eventuale dislivello tra il fondo e i bordi della lesione);
- rimodellamento della ferita, che include una riorganizzazione del collagene neosintetizzato. I tessuti possono essere riparati attraverso la rigenerazione con ripristino completo di forma e funzione, oppure, se l’insulto ad un tessuto è grave, attraverso la sostituzione con tessuto connettivo e formazione della cicatrice. (NB: anche le smagliature sono cicatrici!).
Le ustioni sono lesioni della pelle dovute ad agenti fisici (calore, raggi, elettricità) o ad agenti chimici (acidi e basi forti). Se si tratta di ustioni termiche possono essere provocate da calore secco (fuoco, elettricità, ecc) o da calore umido (acqua, vapore bollente, olio, ecc). In base alla profondità, si distinguono 3 gradi di ustione:
- le ustioni di I grado, che interessano lo strato più superficiale della pelle. Si ha un arrossamento della pelle detto “eritema” (es. eritema solare);
- le ustioni di II grado, che interessano strati più profondi della pelle e si ha di solito presenza di vescicole (flittene): in esse è trasudato liquido plasmatico;
- le ustioni di III grado, caratterizzate da necrosi (morte della pelle) a tutto lo spessore e l’interessamento degli strati sottostanti.
La gravità in sé di un’ustione in sè dipende dalla profondità e dall’estensione della zona ustionata, ma la gravità delle condizioni generali del paziente dipende dall’estensione dell’ustione indipendentemente dalla profondità. Più è estesa l’area ustionata più la vita del soggetto è in pericolo.
Irritazioni, ferite, ustioni, scottature: rimedi naturali
Le lesioni cutanee sono visibili e facilmente accessibili. Il trattamento topico è generalmente preferito poichè non genera effetti sistemici ed è sufficiente a migliorare o a risolvere un disturbo.
Per quanto riguarda i rimedi naturali di irritazioni, ferite, ustioni, bruciature, scottature, rimedi privilegiati saranno quelli idratanti, lenitivi, antinfiammatori. L’aloe gel si situa al primo posto, soprattutto per le scottature tra rimedi naturali è il top.
- aloe gel: si tratta di una preparazione data da un gel incolore ottenuto dalla porzione centrale delle foglie di varie specie di Aloe (principalmente da Aloe barbadensis, o vera). Il tessuto parenchimatico mucillaginoso viene reciso dalle foglie fresche e usato immediatamente per le preparazioni farmaceutiche o liofilizzato e mantenuto secco fino all’uso. I principali componenti sono rappresentati dalle mucillagini e dai lipidi; l’aloe vera contiene inoltre mono e polisaccaridi, tannini e glicoproteine, l’enzima cicloossigenasi, saponine, vitamine, minerali. L’aloe vera presenta diverse proprietà che possono essere di beneficio nel trattamento delle ustioni o nell’accelerare la guarigione delle ferite, è il migliore per le scottature tra i rimedi naturali. In particolare l’aloe vera ha proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, immunostimolanti ed anestetiche. Inoltre è in grado di dilatare i capillari e pertanto facilita il flusso ematico e di aumentare la produzione di collagene e di fibroblasti, nonchè il numero di legami crociati per determinare la forza e l’integrità vascolare dei nuovi capillari formatisi.
- sodio ialuronato: è ad oggi il più efficace idratante esistente in natura; il sodio ialuronato determina all’interno dell’epidermide un aumento di produzione delle cellule nuove.
- olio di jojoba: è una cera liquida di color giallo oro, ricco e leggero contenete tra i principi attivi l’acido miristico e molta vitamina E; è utile per tutti i tipi di pelle, in particolare per quelle infiammate e sensibili, acne e dermatiti. L’acido miristico è antinfiammatorio.
Irritazioni, ferite, ustioni, scottature: rimedi su erboristeriacomo.it
Aloe gel, sodio ialuronato, olio di jojoba, li troviamo a svolgere azione sinergica in Cicaialo gel, un nuovo prodotto che troverete su questa erboristeria online preparato dai Fitopreparatori Italiani (di cui siamo membri), cicatrizzante naturale e all’avanguardia e cicatrizzante per ferite profonde: cicaialo è infatti un dispositivo medico classe IIb che esplica un’azione coadiuvante del processo di riparazione tissutale nel caso di:
- irritazioni e arrossamento, anche da pannolino,
- post interventi di peeling, depilazione e laser,
- ombelico del neonato,
- cicatrici acne,
- ferite superficiali: screpolature, graffi, escoriazioni, abrasioni, ustioni, lievi, tagli superficiali,
- ferite profonde: ferite chirurgiche, piaghe da decubito, ulcere.
Cicaialo gel è un dispositivo medico e fitoterapico studiato e testato con questo studio clinico: “Valutazione di un preparato (cicaialo) a base di acido ialuronico, acemannano e olio di jojoba nel coadiuvare la correlazione del sintomo del bruciore/dolore e nella guarigione di eritemi e croste”, condotto dal Dott. Alessandrini, dermatologo.
Cicaialo gel è un dispositivo medico (non un cosmetico!!!) che agisce proteggendo la ferita che ha leso il derma creando un ambiente ottimale per i processi di riparazione e proteggendo, al contempo, l’area da agenti esterni di natura fisica (sfregamenti) e batterica. E’ quindi non solo un cicatrizzante naturale ma un ottimo cicatrizzante per ferite profonde e per favorire anche la cicatrizzazione lenta. Occorre medicare la lesione con cicaialo gel mattina e sera e usare garza paraffinata inerte, fino alla remissione del sintomo.
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Bibliografia:
- Chirurgia vol. 1-2. Di Renzo Dionigi
- Fitoterapia, Capasso, 2005