La Taneda, nome scientifico Achillea Moschata, nota anche come Erba Iva o Erba Livia, è un’erba molto apprezzata sulle Alpi Retiche: in questo articolo Erboristeriacomo.it ti spiegherà come riconoscerla, le sue proprietà e gli usi tradizionali.
Achillea Moschata Wulfen, conosciuta anche col nome di Taneda, o Erba Iva, è una pianta endemica che cresce su rocce silicee, ghiaioni e pascoli sassosi lungo le Alpi Retiche dai 1800 fino a 3400 m s.l.m. e da sempre utilizzata dalle popolazioni locali per le sue proprietà digestive, soprattutto sottoforma di tisana o di liquore.
La Taneda è tra gli ingredienti del famosissimo Amaro Braulio nato a Bormio (Alta Valtellina) e l’erba sovrana dell’omonimo liquore digestivo “Taneda” di Carlo Ericini di Bormio. La Taneda è diffusissima in Valtellina, Valchiavenna, Trentino e sulle Alpi svizzere confinanti.
Achillea Moschata: come riconoscerla
Di Achillea Moschata, o in dialetto “Erba Iva” o anche “Erba Livia”, troviamo una descrizione approfondita in “Flora Comense disposta secondo il sistema di Linneo”, Volume 16, di Giuseppe Comolli.
L’Achillea si può riconoscere per la sua radice serpeggiante, sottile, fibrosa, nerastra esternamente e biancastra internamente; il caule è diritto o ascendente, sub-cilindrico, sparso di piccoli peli bianchi, talvolta glabro, verde, alto dai 4 pollici a mezzo piede e più, sottile. Le foglie sono glabre, di un bel verde, pettinato-pinnate, con le lacinie lineari intere terminate da corte punte dure resistenti. I fiori della Taneda sono poco numerosi, bianchi, disposti in un corimbo piccolo semplice terminale, contenuti in un calice formato di squame ovate ottuse verdi-giallognole nel centro e nere nel margine. Ognuno dei fiorellini in corimbo possiede semiflosculi bianchi sub-rotondi dentati all’apice e flosculi della lunghezza del calice, giallo-pallidi, tubulati, quinquefidi all’apice. La Taneda è un’erba perenne e fiorisce a luglio e agosto.
Achillea Moschata parte aerea: cosa contiene
Achillea moschata viene raccolta e utilizzata da secoli, ma gli studi scientifici correlati sono molto limitati. Pertanto, abbiamo deciso di indagare sulla composizione dei metaboliti secondari di questa specie, a partire dal contenuto di fenoli. I fenoli sono una categoria di sostanze chimiche i cui benefici per la salute sono ben documentate tra cui le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. In particolare, i composti responsabili delle attività terapeutiche sono per Achillea moschata i polifenoli luteolina e apigenina.
Lo studio
In uno studio condotto presso l’Università di Milano nel 2020, dal titolo “Polyphenol content and bioactivity of Achillea moschata from the Italian and Swiss Alps” si è approfondito in maniera scientifica il contenuto di Achillea Moschata parti aeree, confrontando due campioni diversi, entrambi raccolti in fase di fioritura rispettivamente in (Switzerland, 2300 m a.s.l.) e in Valchiavenna (Italy, 2200 m a.s.l.) e opportunamente essiccati.
La Cromatografia liquida ad alte prestazioni e l’analisi di spettrometria di massa tandem a ionizzazione elettrospray degli estratti metanolici hanno evidenziato che i flavonoidi sono i composti predominanti rispetto agli acidi fenolici in entrambi i campioni. Tra i derivati flavonoidi, la luteolina e l’apigenina erano gli agliconi predominanti, liberi e glicosilati. Nello specifico, l’estratto di Achillea moschata Valchiavenna (o Achillea Clavennae L.) è stato caratterizzato dall’apigenina come composto principale (60,4 μg/mg DW), mentre quello di Val Mustair è stato caratterizzato dal suo derivato apigenina 7-O-glucoside (44,7 μg/mg DW).
Lo studio ha anche indagato sulle proprietà antiossidanti e antibatteriche dei due campioni. Le proprietà antibatteriche sono state testate in particolare contro tre specie batteriche Gram-positive (Bacillus cereus, Enterococcus faecalis e Staphylococcus aureus) e tre specie batteriche Gram-negative (Escherichia coli, Proteus mirabilis e Pseudomonas aeruginosa). Entrambi i campioni hanno mostrato un’attività biologica simile sia in termini di efficacia antiradicalica e antibatterica. I risultati ottenuti potrebbero essere collegati alle sue proprietà riconosciute dalle popolazioni locali.
Taneda: proprietà ed usi nella tradizione alpina
L’achillea moschata viene impiegata per le sue parti aeree. Della Taneda proprietà tradizionalmente note sono in primis quelle digestive. Essa è indicata dagli autori antichi come tonico, stomachico, antispasmodico. Viene generalmente somministrata come infuso contro dispepsia, gonfiore addominale, flatulenza e gastrica dolori. Alla Taneda sono inoltre riconosciute proprietà anti infiammatorie, anti microbiche, anti nevralgiche, diuretiche e sedative. Fonte: “Chemical Profile, Antioxidant and Antibacterial Activities of Achillea moschata Wulfen, an Endemic Species from the Alps”, 2016, Sara Vitalini et al., Tab. 1: Traditional uses of A. moschata as documented in the ethnobotanical reports.
Le sue proprietà sono apprezzate tradizionalmente assumendola generalmente come infuso o liquore. Per la preparazione dell’infuso noi consigliamo l’uso di fiori secchi, per la preparazione del liquore di taneda invece, i fiori freschi.
Taneda ricetta: come preparare il liquore secondo la tradizione alpina
Prima di tutto è doveroso specificare che la ricetta originale della Taneda liquore è conservata nelle vecchie ricette dei valligiani esperti in liquoristica e che sanno riconoscere le sommità fiorite di taneda, i posti dove raccoglierla, come, quando raccoglierla; precisiamo inoltre che, se raccolta in una certa quantità, serve un permesso.
Ingredienti e strumenti
Sei pronto? Per preparare il liquore servono pochi semplici ingredienti: fiori freschi di taneda, alcol puro, acqua buona (quella di montagna sarebbe il top!), zucchero. Per quanto riguarda gli strumenti, noi ti consigliamo di preparare: bottiglie di vetro, carta e penna per il calcolo del grado alcolico, una pentola e un minipimer, un tessuto di lino. Sappi tuttavia che non basta avere tutti gli ingredienti e gli strumenti a disposizione per fare un buon liquore! serve avere anche una certa preparazione nei calcoli della gradazione alcolica, altrimenti sbaglierai le dosi degli ingredienti da aggiungere.
Procedimento
Il nostro consiglio è quello di utilizzare, su 1 litro di alcool puro (96°) circa 50 gr di taneda sommità fiorite fresca e lasciarla macerare al buio, agitandola ogni tanto, per circa 20 giorni. Trascorso questo termine prendi il macerato alcolico e filtralo per bene con un tessuto di lino; la taneda rimasta nel tessuto va “strizzata” in modo da utilizzare ogni sua goccia e i fiori “esauriti” mettili pure da parte: non ti serviranno più.
Prendi una pentola, versa acqua e zucchero, in proporzione 4:1 in modo da raggiungere il grado alcolico di 21% vol su prodotto finito. Passa ora la soluzione col minipimer fino a farla diventare omogenea. Quando la miscela sarà pronta vi potrai aggiungere l’alcool del macerato che avevi precedentemente filtrato. Ricorda che la quantità di alcol da versare deve essere pari al grado alcolico da ottenere alla fine, calcolato con acqua e zucchero. Arrivato a questo punto, mescola per bene il tutto e procedi infine all’imbottigliamento: il tuo liquore all’erba iva è pronto!
Conservazione
Conservalo al fresco, in cantina, e trascorsi almeno 2 mesi sarà possibile berlo e gustarlo in tutto il suo sapore.
Taneda liquore: lo storico Made in Valtellina
Se vuoi provare il liquore Taneda tradizionale, ecco che ti consigliamo quello di Ericini, le cui materie prime vengono raccolte con autorizzazione sulle pendici del Monte Braulio e nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Alta valtellina. Taneda Ericini è il liquore alpino di Bormio più rinomato e tradizionale, preparato artigianalmente secondo antiche tradizioni tramandate da padre in figlio.
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