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L’esofagite da reflusso, coi suoi tipici sintomi, è un problema fastidioso e delicato che per decenni è stato combattuto in maniera anche scorretta. Non tutti sanno inoltre che esistono contro il reflusso gastroesofageo rimedi utili e naturali.

     


L’epitelio squamoso pluristratificato dell’esofago è resistente ai traumi causati dagli alimenti ma è sensibile agli acidi. Per proteggere la mucosa da essi, la natura ha fatto sì che:

  • le ghiandole sottomucose del tratto prossimale e distale dell’esofago secernano muco e bicarbonato;
  • il tono muscolare costante dell’esofago garantisca la chiusura dello sfintere esofageo inferiore evitando il reflusso di contenuto acido gastrico.

Il reflusso di contenuto gastrico nell’esofago distale è la principale causa di esofagite e di diagnosi ambulatoriale di malattia gastroenterica. Il quadro clinico associato è definito malattia da reflusso gastroesofageo, o più semplicemente, esofagite da reflusso.

Reflusso gastroesofageo sintomi

Il bruciore retrosternale e il rigurgito (inteso come ritorno passivo di contenuto gastrico in faringe), che tuttavia non è sempre presente, individuano in modo tipico la malattia da reflusso gastroesofageo (o esofagite da reflusso), che la classificazione di Montreal definisce come “una condizione che si sviluppa quando un reflusso di contenuto gastrico causa sintomi o complicanze fastidiosi”.

I sintomi da reflusso gastroesofageo hanno un impatto non trascurabile sulla qualità di vita del paziente. Ecco quali sono:

  1. sintomi tipici: pirosi, rigurgito acido;
  2. sintomi atipici:
  • esofagei: disfagia, dolore toracico, ipersalivazione;
  • extra esofagei: dispepsia-epigastralgia, disfonia-raucedine, tosse, asma, faringodinia, otalgia, singhiozzo.

La diagnosi di reflusso è essenzialmente clinica: alla esofagogastroduodenoscopia si ricorre generalmente solo in presenza di segni di allarme suggestivi di situazioni che potrebbero richiedere trattamenti specifici, mentre le indagini funzionali (pH-metria e pH-impedenziometria) sono utili a caratterizzare particolari gruppi di pazienti e ad orientare le decisioni terapeutiche quando non c’è risposta alle terapie iniziali.


Reflusso gastroesofageo: acidità di stomaco fisiologica e non

Nella maggioranza dei casi il trattamento del reflusso gastroesofageo si basa sulla riduzione dell’acidità del contenuto gastrico.

Lo stomaco in condizioni di pH fisiologico è acido e precisamente ha pH 2. Il motore biochimico di tutto il processo secernente l’acido è l’enzima H+K+-ATPasi, ossia la cosiddetta pompa protonica. Perché è importante che abbia questo pH? perchè l’acido fisiologico:

  • neutralizza i batteri e altri microrganismi indesiderati introdotti col cibo;
  • favorisce la degradazione delle proteine agevolando la digestione;
  • attiva la pepsina, enzima proteolitico essenziale per il metabolismo delle proteine;
  • attiva il fattore intrinseco , ovvero una glicoproteina prodotta nello stomaco e necessaria per l’assorbimento della vitamina B12;
  • stimola il rilascio di bile e degli enzimi digestivi;
  • chiude lo sfintere esofageo, che serve per proteggere il tessuto dell’esofago dagli acidi dello stomaco;
  • aprire lo sfintere pilorico, consentendo al cibo di spostarsi dallo stomaco all’intestino tenue.

Lo stomaco è in salute quando il pH acido si mantiene costante intorno al suo pH. I problemi insorgono quando, per varie cause e fattori, il pH scende sotto il suo punto di equilibrio. Di questo ne abbiamo parlato nel nostro post sulla gastrite.


Uso scorretto e abuso di inibitori di pompa e antiacidi: conseguenze

Le linee guida canadesi pubblicate sul numero di maggio 2017 della rivista scientifica Canadian Family Physician, indicano che la prescrizione degli Inibitori di Pompa Protonica (PPI) e degli antiacidi va destinata a precise situazioni cliniche e partono dal bilancio tra rischi e benefici derivanti da un uso eccessivo di questi farmaci. Gastroenterologi, farmacologi e medici di medicina generale (AIGO, SIF, FIMMG) hanno delle linee di indirizzo per la prescrizione degli Inibitori di Pompa Protonica per migliorarne l’uso appropriato.

Da questo è emerso che ben il 43% delle prescrizioni di questi farmaci è inappropriato e fuori dalle indicazioni AIFA e molte volte sono prescritti per un tempo troppo lungo rispetto alle indicazioni. Qual è il problema che si viene a creare?

Per quanto riguarda gli inibitori di pompa: bloccare la produzione di acido significa bloccare anche la capacità dell’organismo di svolgere le funzioni fondamentali che l’acido prodotto dall’organismo ha. Se presi a lungo, gli IPP possono provocare:

  • ipersecrezione acida da rimbalzo
  • ridotto assorbimento della vitamina B12, ferro, magnesio
  • ridotta biodisponibilità del calcio, con aumento dei rischi di frattura
  • aumentata incidenza di demenza (in particolare Alzheimer).

Effetti collaterali rari sono:

  • aumento del rischio sia di malattie acute e croniche del rene
  • infiammazione delle mucose intestinali con possibile comparsa del morbo di Crohn
  • aumento del rischio (21%) di incorrere in un ictus ischemici

Per quanto riguarda gli antiacidi: gli idrossidi di alluminio e magnesio portano il pH gastrico a 3,5 inattivando la pepsina. Mentre l’idrossido di alluminio rallenta la peristalsi gastrica ed intestinale e riduce l’assorbimento gastrointesinale di fosforo, l’idrossido di magnesio provoca per effetto osmotico un’azione lassativa. Un uso scorretto degli antiacidi provoca un effetto rebound con abbassamento del livello del pH a valori inferiori a quelli fisiologici.


Reflusso gastroesofageo rimedi naturali da non perdere

Su Erboristeriacomo.it contro il reflusso gastroesofageo rimedi efficaci e completamente naturali li trovi in sinergia in questo unico  prodotto innovativo  ricco di ricerche scientifiche e studi efficaci: Refluxaid è un dispositivo medico di classe 2A ad uso orale che, grazie alla sua azione meccanica, è indicato per la riduzione dei sintomi correlati al reflusso gastroesofageo e all’esofagite. L’utilizzo del prodotto permette di limitare le sensazioni di bruciore (pirosi), rigurgito, difficoltà a deglutire (disfagia), deglutizione dolorosa, tosse, disfonia. Non contiene glutine, OGM e lattosio; senza sodio aggiunto e senza zuccheri aggiunti.

Il nostro rimedio naturale è a base di:

  • magnesio alginato: esso è stato prodotto mediante una tecnologia brevettata attraverso la reazione tra acido alginico e ossido di magnesio. Quando l’alginato arriva nello stomaco precipita formando un gel fluttuante (“raft”) sulla superficie del contenuto gastrico. La tecnologia brevettata permette di ottenere alginato di magnesio ad alta viscosità che garantisce una maggiore elasticità del “raft”. Il gel si posiziona sulla bocca dello stomaco e funziona da barriera anti-reflusso, impedendo la risalita di materiale acido. L’assenza di sodio in formulazione rende questo prodotto tollerabile anche in soggetti con patologie cardiovascolari o renali. Non contiene carbonato/bicarbonato ed è quindi adatto anche a soggetti ipertesi, nefropatici e bambini. Non provoca inoltre sbalzi di pH.
  • polisaccaridi e mucillagini da camomilla e tiglio: calmano l’infiammazione gastrica, contrastano i bruciori e i dolori causati dalla cattiva digestione, proteggono la mucosa;
  • oli essenziali da finocchio, anice stellato e lavanda: alleviano da pesantezza, digestione lenta e gonfiore addominale.

Reflusso gastroesofageo rimedi e consigli

Noi ti consigliamo, previo parere del medico, in caso di reflusso gastro e laringo esofageo, di associare il dispositivo medico sopra citato al nostro integratore per la gastrite. Questo farà in modo oltrechè di trattare i sintomi anche di agire sulle cause. In caso di solo bruciore gastrico e gastrite senza reflusso invece, proponiamo di sostituire al dispositivo medico il nostro integratore per il bruciore di stomaco che andrà anch’esso associato all’integratore per la gastrite.

Per quanto riguarda la gemmoterapia, da accostare eventualmente alla terapia, i gemmoderivati d’elezione di solito consigliati sono il fico e tiglio.

Dott.ssa Laura Comollo


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