Negli ultimi secoli c’è stato un crescente interesse nello studio delle proprietà farmacologiche dei costituenti delle foglie di olivo come l’oleuropeina, tra cui quelle antiossidanti, antiipertensive, vasodilatatrici e ipoglicemizzanti. Oleuropeina benefici: ecco quali e perchè.
L’olivo (Olea europaea Linn., Fam. Oleaceae) è una specie vegetale prevalente e una delle importanti colture coltivate della regione mediterranea.
Secondo la Farmacopea Europea, le sostanze più abbondanti negli estratti di foglie secche standardizzati sono oleuropeina, idrossitirosolo, acido caffeico, tirosolo, luteolin-7-glucoside, apigenina-7-glucoside. L’oleuropeina che è uno dei biofenoli predominanti dell’estratto di foglie di olivo. Il contenuto totale di flavonoidi e polifenoli di foglie di olivo è stato determinato come 2.058 mg GAE (gallic acid equivalente) per 100 g e 858 mg CTE (catechina equivalente) per 100 g, valori simili a un’uva rossa.
La tradizione fitoterapeutica attribuisce alle foglie d’olivo attività: ipotensivanti, diuretiche, ipoglicemizzanti. Come indicato dal Capasso, l’estratto di foglie da utilizzare è quello che contiene il 20% di oleuropeina.
Estratto di foglie d’olivo: Oleuropeina cos’è
L’oleuropeina è un glicoside secoiridoide, nonchè marker chemiotassonomico dell’olivo. Essa consiste di tre subunità strutturali: idrossitirosolo, acido elenolico e una molecola di glucosio. L’idrolisi enzimatica dell’oleuropeina porta alla formazione di oleuropeina aglicone, che viene ulteriormente idrolizzata in idrossitirosolo e altri secoiridoidi non glicosidici, come ad esempio l’acido elenolico). Un altro derivato della degradazione metabolica dell’oleuropeina è l’oleaceina.
Oleuropeina formula
Oleuropeina estrazione
Per ottenere la massima resa di estrazione per kg di biomassa, le foglie di olivo sono state estratte utilizzando una tecnica convenzionale (macerazione dinamica) e una tecnologia emergente, come l’estrazione liquida in pressione. Sono stati eseguiti studi sui fattori che influenzano questi processi: temperatura, contenuto di umidità fogliare, concentrazione di solvente. L’estrazione liquida pressurizzata ha portato a un’estrazione di oleuropeina e luteolina-7-O-glucoside più efficiente rispetto alla macerazione dinamica. Le condizioni operative per massimizzare il recupero di composti fenolici e flavonoidi e la capacità antiossidante sono state determinate a 190°C, contenuto di umidità fogliare del 5% e concentrazione acquosa di etanolo dell’80% (1).
Estratto di foglie d’olivo: benefici e uso
Idrossitirosolo e oleuropeina benefici sul cuore: stress ossidativo e aterosclerosi
La patogenesi di alcune malattie comuni, comprese quelle del sistema cardiovascolare, coinvolge lo stress ossidativo e l’infiammazione dei tessuti. I composti polifenolici dell’estratto di foglie d’oliva, come l’oleuropeina, l’idrossitirosolo o il tirosolo, possiedono effetti antiossidanti, antinfiammatori, antiaterosclerotici e ipolipemizzanti sul miocardio, come dimostrato da vari studi in vitro e in vivo (2). Tuttavia tra tutti i composti fenolici dell’estratto di foglie d’olivo, è l’oleuropeina che sembra essere la molecola promettente che potrebbe essere utilizzata come agente cardioprotettivo sul miocardio. Inoltre, al composto fenolico Oleuropeina sono stati assegnati anche effetti vasodilatatori e antiaggreganti piastrinici (3).
Cuore e stress ossidativo
Il danno dell’endotelio cardiovascolare è alla base delle malattie cardiache. L’endotelio è il bersaglio diretto di tutti i principali fattori di rischio per malattie cardiache come diabete, iperlipidemia, iperglicemia, infiammazione, invecchiamento e ipertensione. L’elemento comune a tutte queste condizioni fisiopatologiche è la formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) da parte dei mitocondri endoteliali, che contribuisce alle malattie cardiache. Inoltre, lo stress ossidativo all’interno dei miociti ventricolari può anche essere dannoso per il cuore; gran parte della disfunzione contrattile e del rimodellamento miocardico avverso, che è stato osservato in un’ampia gamma di cardiomiopatie, coinvolge infatti lo stress ossidativo e il disaccoppiamento dell’ossido nitrico endoteliale, che porta a una diminuzione della produzione di NO e ad un aumento della formazione di ROS.
Tuttavia, il danno ossidativo si verifica solo quando i livelli di stress ossidativo superano la capacità di difesa antiossidante. Come già dimostrato nei pazienti con malattie cardiovascolari, l’attività degli enzimi antiossidanti endogeni è ridotta. Tra questi enzimi vi sono la superossido dismutasi, la glutationina perossidasi, la catalasi. E’ inoltre ridotta l’attività di proteine come l’albumina e la metallotioneina, che sono note per esibire una protezione antiossidante nel miocardio. Poichè il cuore è uno degli organi più suscettibili allo stress ossidativo mediato dai radicali liberi, lo scavenging dei ROS può avere vari effetti protettivi e benefici sul cuore.
Idrossitirosolo e oleuropeina esercitano un effetto scavenging nei confronti di HOCl, che agisce come agente iniziatore della perossidazione lipidica LDL, e questo effetto determina un ritardo nell’insorgenza del danno aterosclerotico (3). L’oleuropeina inoltre diminuisce l’aumento dei marker di infiammazione, mediato dal metabolismo della fosfolipasi C e dell’acido arachidonico, e riduce le elevate concentrazioni di perossido di idrogeno.
Aterosclerosi
L’aterosclerosi è la causa primaria delle malattie cardiovascolari e la causa sottostante di oltre il 50% di tutti i decessi nelle società occidentalizzate. La malattia cardiovascolare è considerata una conseguenza dell’aterogenesi ed è il risultato di una complessa rete di interazioni tra diversi fattori di rischio e di segnalazione cellulare endogena tra le cellule della parete arteriosa. È ben noto che la dislipidemia, il diabete e l’aggregazione piastrinica possono portare a una compromissione della funzione endoteliale e alla formazione di ateroma. L’aterosclerosi è una malattia multifattoriale in cui l’infiammazione e lo stress ossidativo giocano un ruolo importante.
L’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) da parte dei ROS è un fattore importante nella formazione dell’ateroma all’inizio dell’evoluzione della malattia. La disfunzione endoteliale è collegata alla presenza di LDL ossidato, che porta a una cascata di segnali che include l’espressione proteica che induce l’aterogenesi e le malattie cardiache. Inoltre, l’aggregazione e la degranulazione delle piastrine sembrano innescare la formazione di trombi e l’occlusione dell’arteria coronaria, essendo il fattore di attivazione piastrinica (PAF) un fattore critico per l’aggregazione piastrinica.
Oleuropeina benefici sullo stress ossidativo e sull’aterosclerosi
Carluccio et al. ha descritto l‘inibizione dell’attivazione endoteliale, una fase precoce dell’aterogenesi, da parte di oleuropeina e idrossitirosolo:
- queste molecole riducono l’espressione stimolata dal lipopolisaccaride della molecola di adesione vascolare VCAM-1 nelle cellule endoteliali vascolari umane mediante l’inibizione dei suoi livelli di mRNA, diminuendo così l’adesione dei monociti alle cellule endoteliali;
- esse antagonizzano inoltre l’aggregazione piastrinica e la proliferazione delle cellule muscolari lisce (due ulteriori meccanismi coinvolti nei danni vascolari);
In aggiunta, per quanto riguarda l’ossidazione delle LDL, Jemai et al. hanno dimostrato che nei ratti alimentati con una dieta ricca di colesterolo, oleuropeina e idrossitirosolo erano in grado di:
- promuovere l’ipocolesterolemia, abbassando i livelli plasmatici di LDL e il colesterolo totale
- aumentare i livelli di lipoproteine ad alta densità (HDL) e l’attività degli enzimi antiossidanti che riducono l’ossidazione delle LDL.
Oleuropeina benefici sulla sindrome metabolica
Le ricerche sulla letteratura pertinente pubblicata in inglese sono state condotte tramite PubMed e Science Direct. Sulla base di studi di intervento dietetico pubblicati, esistono prove convincenti per dimostrare che i polifenoli dell’oliva riducono i fattori di rischio per la sindrome metabolica, in particolare migliorando il controllo della glicemia e della pressione sanguigna e riducendo l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità, o LDL (4).
L’oleuropeina e i suoi costituenti, idrossitirosolo e acido elenolico (5):
- inibiscono la formazione della placca aterosclerotica (azione cardioprotettiva);
- riducono lo stato infiammatorio che ne favorisce l’accumulo, con un’azione che si manifesta sia a livello di specifiche vie metaboliche sia direttamente a livello del genoma (azione antinfiammatoria, antiossidante);
- possono contribuire a un miglioramento del metabolismo dei lipidi con riduzione dei livelli di trigliceridi, colesterolo totale e colesterolo LDL (ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante)
- favoriscono la riduzione della pressione sistolica (azione ipotensivante) e dei biomarcatori infiammatori (6).
Oleuropeina benefici sull’ipertensione
Dal punto di vista clinico, le foglie d’olivo possono essere impiegate nelle forme di ipertensione arteriosa di grado modesto, ove determinano ipotensione tramite un meccanismo di vasodilatazione periferica: l’estratto di foglie d’olivo presenta buona tollerabilità e non provoca azione depressoria sul cuore. Ha inoltre azione vasodilatatrice a livello coronarico. L’estratto riduce la viscosità ematica e facilita la diuresi. L’effetto ipotensore compare 20-30 minuti dalla somministrazione e aumenta gradatamente sino a determinare la scomparsa dei disturbi dovuti allo stato ipertensivo (7).
Oleuropeina benefici sul diabete
L’oleuropeina possiede una serie di attività biologiche tra cui azione anti-lipidica, antiobesità, antidiabetica, antiossidante, antiaterogena, antiipertensiva, antinfiammatoria ed epatoprotettiva (8). Grazie a queste proprietà, l’oleuropeina ha suscitato il crescente interesse dei ricercatori nella gestione del diabete e delle complicanze del diabete; i progressi di questa ricerca sono riportati in una recensione (9), che riassume tra l’altro i meccanismi molecolari coinvolti in questi effetti benefici dell’oleuropeina. In particolare essa:
- favorisce il miglioramento del diabete, i cui meccanismi includono la modulazione della secrezione di insulina, l’attivazione della proteina chinasi attivata dall’AMP epatico e il miglioramento della tolleranza al glucosio e della resistenza all’insulina;
- può anche alleviare le complicanze del diabete, tra cui la nefropatia diabetica, le complicanze cardiovascolari del diabete, la retinopatia diabetica, la scarsa guarigione delle ferite, la neuropatia diabetica e la disfunzione testicolare diabetica. L’oleuropeina inverte l’apoptosi cellulare, rigenera i tessuti, ripristina l’organizzazione istologica e riduce lo stress ossidativo nel trattamento delle complicanze del diabete.
Oleuropeina capsule: dove trovare le migliori
Nel nostro integratore naturale per abbassare la pressione sanguigna, dalla ricerca Specchiasol, c’è l’estratto di foglie d’olivo tit. 20% in oleuropeina; ad esso è stata associato, tra gli ingredienti della formulazione, l’ibisco. Secondo la Farmacopea Europea, di Ibisco vengono usati calici ed epicalici fiorali secchi raccolti durante il periodo di frutescenza. La droga deve contenere un massimo di 13,5% di acido espressi in acido citrico, in riferimento alla droga essiccata.
ibisco
L’ibisco secondo numerose e accreditate ricerche scientifiche ha anch’esso il ruolo di ridurre la pressione ed è consigliato in caso di ipertensione leve o moderata. Gli estratti di ibisco utilizzati negli studi in vitro e in vivo, hanno mostrato effetti antibatterici, antiossidanti, nefro ed epatoprotettivi, renali/diuretici, effetti sul metabolismo lipidico (anticolesterolo), effetti antidiabetici e antipertensivi, tra gli altri. Ciò potrebbe essere collegato a forti attività antiossidanti, all’inibizione dell’α-glucosidasi e dell’α-amilasi, all’inibizione degli enzimi di conversione dell’angiotensina (ACE) e al vasorilassante diretto o alla modulazione dei canali del calcio. È probabile che gli acidi fenolici (in particolare l’acido protocatechuico), l’acido organico (acido idrossicitrico e acido di ibisco) e gli antociani (delfinidina-3-sambubioside e cianidina-3-sambubioside) contribuiscano agli effetti riportati (10,11). Gli antociani dell’ibisco inoltre hanno azione angioprotettiva.
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Bibliografia
- Estrazione di oleuropeina e luteolin-7-O-glucoside dalle foglie di olivo: ottimizzazione della tecnica e delle condizioni operative
- Effects of the olive tree leaf constituents on myocardial oxidative damage and atherosclerosis
- Beneficial effects of the olive oil phenolic components oleuropein and hydroxytyrosol: focus on protection against cardiovascular and metabolic diseases
- Olive Polyphenols and the Metabolic Syndrome
- Polyphenols benefits of olive leaf (Olea europaea L) to human health
- Effetto dell’estratto di foglie di olivo sul profilo cardiometabolico tra gli adulti con preipertensione e ipertensione: una revisione sistematica e una meta-analisi
- Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, E. Campanini
- Oleuropein: A natural antioxidant molecule in the treatment of metabolic syndrome
- Efficacy and Mechanisms of Oleuropein in Mitigating Diabetes and Diabetes Complications
- Hibiscus sabdariffa L. – a phytochemical and pharmacological review
- Hibiscus sabdariffa extract lowers blood pressure and improves endothelial function