Le tinte per i capelli sono ormai un nostro grande alleato. Tingere i capelli naturalmente, con polveri di erbe tintorie capelli 100% vegetali, è ancora più divertente (oltre che salutare): si tratta di una tradizione millenaria, ma per gli appassionati anche di una vera e propria arte. Proviamo a coinvolgervi?
Le tinte naturali delle erbe sono usate dall’uomo da tempo immemore. Le tinte chimiche sono più pratiche? potrà anche essere, ma tingere con le erbe non unisce solo l’utile al dilettevole: oltre a tingerli infatti, le tinte vegetali ristrutturano i capelli veramente dandoci inoltre benefici incommensurabili, anche di salute (del capello e non solo!). Chiaro è che se si sceglie di intraprendere l’arte dell’uso delle erbe tintorie è bene sapere che stiamo parlando
di colorazione “tono su tono” e che vanno scelte per l’uso solo le polveri d’erbe vegan ok certificate e senza picramato, scelta che noi di Erboristeria Como abbiamo fatto fin dall’inizio per i nostri clienti. Non è una soddisfazione saper miscelare le erbe giuste come un tempo e ottenere il “tuo” colore?
Erbe tintorie capelli: come agiscono sul capello e quali sono
L’hennè e le altre erbe tintorie capelli agiscono grazie alla presenza di alcuni precursori come il lawsone che, una volta liberato dalla pianta è in grado di aderire saldamente sulla superficie del capello mediante la reazione di Michael e di colorarlo. Dopo alcune applicazioni, i pigmenti si stratificano, aumentando anche lo spessore del capello, ristrutturandolo e rendendolo più corposo e più resistente alla rottura.
Grazie alla varietà di erbe tintorie e alle moltissime combinazioni è possibile è possibile ottenere una vasta gamma di colorazioni. Tra le erbe tintorie più conosciute vi sono: la curcuma, il rabarbaro, la lawsonia, l’indigo, la cassia, l’ibisco, il legno di campeggio, il mallo di noce, la nocciola, la robbia e il sandalo rosso, il crespino. Non tutte però si legano alla cheratina del capello nello stesso modo, per cui per chi dovesse coprire dei capelli bianchi dovrebbe tenerne presente. L’Indigofera tinctoria ad esempio era utilizzata già dagli antichi egizi: le foglie venivano fatte fermentare in acqua, fatte seccare ed infine tritate. La polvere dell’Indigo tuttavia ha potere tintorio sui capelli ma solo se utilizzato con Lawsonia inermis, in quanto non è in grado da sola di legarsi alla cheratina.
I colori: come si possono classificare
Ogni colore può essere descritto, secondo la colorimetria, con tre attributi principali: tonalità, saturazione, luminosità. I colori si possono classificare in: colori cromatici (rosso, verde, blu, ciano, magenta, giallo, arancio o arancione, viola o violetto) e acromatici (bianco, nero, grigio).
Oppure in spettrali (presenti nello spettro della luce solare) e non spettrali (i colori assenti dallo spettro della luce solare). Lo spettro visibile, compreso nell’intervallo delle lunghezze d’onda tra 380 nm e 760 nm, può essere suddiviso in 5 colori spettrali (rosso, giallo, verde, ciano e blu) e 2 non spettrali (rosso e magenta), per cui in 7 intervalli. Il rosso, come si può notare, può essere un colore sia spettrale sia non spettrale. Per individuare i colori spettrali si utilizza la lunghezza d’onda dominante, per i colori non spettrali la lunghezza d’onda complementare.
Inoltre i colori possono definirsi saturi o insaturi. I colori saturi sono colori puri, dovuti a radiazione monocromatica. Le 3 lunghezze d’onda di riferimento per radiazioni monocromatiche dei colori: rosso (700 nm), verde (546,1 nm), blu (435,8). Un colore saturo si desatura per unione con il bianco, il nero, o il grigio, e diventa insaturo, ossia sbiancato, annerito, ingrigito. I colori insaturi sono colori impuri, dovuti a radiazione policromatica (es. la luce del sole). Essi hanno uno spettro costituito da diverse lunghezze d’onda, ma un’unica lunghezza d’onda che li rappresenta: la lunghezza d’onda dominante per gli spettrali e quella complementare per i non spettrali.
Colori primari, secondari, terziari…
Chi di noi non ha mai sentito parlare già da piccolo della classificazione dei colori in primari, secondari, terziari, ecc.? I colori primari sono colori che uniti tra loro danno origine a tutti i colori possibili. I colori secondari sono ottenuti dall’unione dei colori primari, i terziari dall’unione dei colori primari e secondari, e così via. Ad esempio: dovendo partire da un biondo (giallo), miscelando il giallo con un range di colori che tendono verso il rosso otterremmo un biondo con tinta più “calda”, miscelando il giallo con colori tendenti al blu otterremmo un biondo “più freddo”. Nel caso delle erbe vegetali con pigmento, a seconda delle erbe che misceliamo otteniamo colori più caldi o più freddi, in base al colore del pigmento che possiedono. Guardando l’immagine a destra, il quadrante alla nostra destra ospita i colori caldi, quello alla nostra sinistra i colori freddi.
Colori: sintesi additiva o sottrattiva
I colori possono essere ottenuti per sintesi additiva o sottrattiva: ad esempio un foglio bianco può essere colorato illuminandolo con luce di quel colore (colore-luce), o ricoprendolo di una sostanza colorata di quel colore (colore-pigmento) e contemporaneamente illuminandolo con luce bianca. Con i colori-luce si osserva la sintesi additiva, con i colori-pigmento la sintesi sottrattiva. Possiamo dunque affermare che la sintesi additiva è la mescolanza di colori luce e si ottiene per unione di fasci luminosi; la sintesi sottrattiva è la mescolanza di colori pigmento e si ottiene per unione di pigmenti (come quelli presenti negli hennè).
Erbe tintorie capelli: Come scegliere la tua nuance
Con le erbe tintorie si deve lavorare tono su tono. Si parte dalla tua base, puoi scegliere i riflessi che vuoi ottenere, e se hai già qualche capello bianco bisogna tenerne conto per miscelare pigmenti più coprenti, che si legano meglio alla cheratina, da altri meno coprenti ma che insieme ai più coprenti danno la colorazione desiderata. Pronti? non vi sentite un po’ come un pittore che sta scegliendo i colori per la sua tela? bene, ora facciamoci aiutare dalla teoria dei colori, e da uno strumento abbastanza pratico ed efficace: la stella di Ostwald. Ora scegli tu la nuance che vuoi ottenere tra quelle che ti elencheremo.
I capelli biondi: le nuance che potresti valutare
Le erbe più utilizzate che ci regalano il biondo in varie sfumature vi sono: camomilla, curcuma, rabarbaro, crespino (che però richiede sempre di essere posto in miscela con piante a mucillagini come altea o fieno greco). Dal punto di vista della teoria dei colori, il giallo si può freddare mescolando del blu (ad es. Indigofera tinctoria) e scaldare mescolando del rosso (per le erbe, un esempio è la lawsonia).
Biondo ramato
Il biondo ramato lo si ottiene con Miscela camomilla, ideale per i capelli biondo chiari; offre un dorato molto caldo, ottimo coprente per capelli bianchi. Essa è un mix di Cassia obovata foglie (lieve giallo dorato), Camomilla recutita fiori (giallo), Rabarbaro radice (giallo), Lawsonia inermis foglie (rosso).
Per le chiome con capelli bianchi il tempo di posa di Miscela Camomilla può variare invece dai 60 ai 90 minuti a seconda della quantità di bianchi e dell’intensità che si vuol ottenere. In quest’ultimo caso, per raffreddarne il tono, si può sostituire il 50% di correttore biondo freddo con il Crespino (che per stenderlo necessita di essere associato a piante mucillaginose come altea o fieno greco) oppure si può preparare questa miscela un po’ elaborata: 40% crespino, 30% altea o fieno greco, 30% rabarbaro. Con quest’ultima si otterrà un biondo freddo con discreta copertura dei capelli bianchi. Per freddare Miscela camomilla si può usare in alternativa una punta di hennè nero. Per “scaldare” ulteriormente Miscela camomilla si opterà invece per l’hennè rosso. Non è finita qui. Si può rafforzare Miscela camomilla nella sua tonalità bionda aggiungendo del rabarbaro o incenerire il biondo con la Nocciola. Inoltre, per ottenere delle gradazioni più calde o più scure si può lavorare con Miscela Mallo di noce, con Biondo scuro o Miscela Campeggio (in quest’ultimo caso si otterrà un bel colore caramello!).
Per chiome senza bianchi è sufficiente un tempo di posa di anche 40-45 minuti se ci si accontenta di un colore non troppo intenso aumentando il tempo di posa si ottiene un colore più intenso; se si volesse “freddare” invece basterebbe correggere con il correttore Biondo Freddo, un correttore di tono per biondi dorato-ramati troppo intensi. Questo correttore è da scegliere per spegnere il giallo ramato della Miscela Camomilla ma non da applicare sui capelli bianchi, in quanto ha un’anima giallo-verdino chiara. La miscela biondo freddo contiene infatti polveri di: Radice di rabarbaro, buccia di melograno, Cassia Obovata foglie, Indigofera Tinctoria foglie.
Crespino
Crespino è Ideale per ottenere nuances molto chiare del biondo freddo sui capelli bianchi. Il suo pigmento tintorio, la berberina, è un’importante sostanza colorante usata in passato per tingere lana, seta
e cuoio nelle varie tonalità di giallo. Si consiglia l’utilizzo di questa polvere sempre in abbinamento con altre polveri tintorie o neutre per ottenere delle buone pastelle tintorie e per stemperare i suoi toni accesi. Si può abbinare con polveri neutre (Henné Neutro, Ziziphus, Altea) in basse percentuali per mantenere il potere tintorio della pianta. In alternativa può essere utilizzato con altre polveri tintorie (Rabarbaro, Henné Rosso N.2 o N.3) per schiarire ed illuminarne il riflesso. In abbinamento con la Miscela Camomilla, ad esempio, consente di ottenere un biondo più chiaro e meno dorato.
Biondo chiaro dorato
Si tratta di una miscela molto simile a Miscela Camomilla, ma senza gli effetti ramati, bensì dorati. Questo perchè a differenza di Miscela camomilla che contiene anche rabarbaro, il biondo chiaro dorato è una miscela di erbe che non include rabarbaro bensì la curcuma. Questa miscela offre inoltre ottima copertura dei bianchi.
Biondo scuro
Utilizzando la miscela “Biondo scuro”, data dal mix di polveri di Indigofera Tinctoria foglie (pigmento verde-blu), Lawsonia Inermis foglie (rosso), Juglans Regia mallo, Juglans Regia foglie, su fondi biondi, chiari o scuri, o cenere, si ottengono delle belle nuances biondo scuro fredde; su fondi castano chiari porta lucentezza alla chioma. Doveroso specificare che Biondo scuro non porta a riflessi caldo ramati neanche a lunghi tempi di posa, perchè contiene bassa percentuale di lawsonia, ma copre ottimamente i capelli bianchi.
I riflessanti dei biondi
La Miscela Nocciola (mix di Indigofera Tinctoria foglie, Lawsonia Inermis foglie, Juglans Regia mallo, Rabarbaro radice) contiene anche Indigofera, “freddante”, ed è ottima miscela riflessante per i biondi per ottenere la tonalità biondo cenere (60% nocciola e 40% miscela camomilla per un biondo cenere chiaro; 80% nocciola e 20% crespino per un biondo cenere molto freddo e chiaro). Inoltre, castanizza senza scurire troppo i capelli biondi con tonalità caldo dorate. Sui fondi bianchi, la Nocciola dona una tonalità simile al biondo cenere, variando tra un biondo paglia e un biondo scuro a mano a mano che si stratifica con passaggi ripetuti nel tempo. Sui capelli castano chiaro invece dona riflessi freddi e abbinata a Miscela Mallo di noce consente di ottenere un castano medio chiaro, nè caldo nè freddo.
Miscela mallo di noce contiene: Juglans Regia mallo, Lawsonia Inermis foglie, Indigofera Tinctoria foglie. Anch’essa “freddante”, a differenza della Nocciola non contiene il rabarbaro. E’ un’ottima miscela per i biondi e i castani e dona tonalità caldo ambrate. Sui fondi biondi medio-scuri, tenuta a bassi tempi di posa, è una miscela ideale per ottenere venature biondo dorato. Sui fondi castani invece dona tonalità castagna e se si aggiungerà colori scuri come quelli del Katam o dell’hennè nero (a base di Indigofera), se ne valorizzerà l’anima scura e fredda.
Robbia, da Rubia cordifolia radice, di tonalità rosso-ramata, leggermente “scaldante”: essa abbinata alla Miscela camomilla porta verso sfumature albicocca.
I capelli rossi e ramati: le nuance che potresti valutare
rosso n.2 rosso n.3
L’hennè rosso n.2 è lawsonia pura e dona tonalità ramate lievemente più spente e cupe rispetto all’hennè n.3. Fornisce ottima copertura dei capelli bianchi. Occorre aggiungere tonalità più scure, come ad esempio quelle del Katam o dell’hennè nero per castanizzarlo. L’Hennè n.3 dona tonalità rame chiaro accese e lucenti, più accese del n.2, e anch’esso assicura massima copertura dei capelli bianchi. Aggiunto a rabarbaro o curcuma in proporzione 1 a 2,5 di hennè 3, dona il rosso irlandese mentre aggiungendo katam o hennè nero, l’henne 3 si castanizzerà.
Miscela Rosso ciliegia: è stata formulata per ottenere i toni freddi del rosso. Essa contiene: radice di robbia, Lawsonia Inermis foglie, Pterocarpus Soyauxii legno (sandalo rosso), fiori di ibisco. Sui biondi chiari conferisce la tonalità del rame-irlandese scuro, sui biondi scuri e sui castani chiari dà il rosso per eccellenza (45-120 minuti di applicazione); per intensificare il riflesso si può ripetere un secondo passaggio della stessa miscela, anche con aggiunta di polvere di Robbia. Sui castani medio-scuri dona le tonalità del mogano (60-90 minuti di aplicazione).
Riflessanti e correttori dei rossi
Tra i riflessanti c’è la Miscela campeggio, che pur non essendo rame puro, vive di molteplici riflessi. Si potrebbe definire un “biondo-castano-ramato” e sui biondi scuri dona la nuance caramello. Miscela campeggio contiene infatti: Haematoxylon Campechianum corteccia (“legno di campeggio”), Lawsonia Inermis foglie, Juglans Regia mallo.
Tra i correttori c’è ad esempio il Sandalo Rosso: esso è un leggerissimo correttore freddo del rosso e va usato in piccole dosi /10-20%) per ottenere buoni risultati: la sua funzione è quella di fare sia da legante tra la lawsonia e gli altri correttori dei toni freddi del rosso e sia da attivatore di questi ultimi, come per la Robbia ad esempio. Nagar Motha invece, o Cyperus Scariosus, smorzerebbe e toglierebbe i riflessi rossi troppo accesi.
La Robbia è un ideale come correttore di tono per ottenere nuances rosato-violacee ed è utile per attenuare i riflessi ramati accesi della lawsonia. Il suo pigmento tintorio principale è l’alizarina contenuta nella radice della pianta. Nella medicina Ayurvedica alla robbia vengono attribuite molteplici proprietà benefiche, soprattutto lenitive. Si consiglia l’utilizzo di questa polvere sempre in abbinamento con altre polveri per ottenere delle buone pastelle. Se aggiungiamo la Robbia all’Henné Rosso N.2 o N.3 aiuta ad ottenere tonalità più rosse e meno rame, abbinata alla Miscela Camomilla porta invece verso sfumature albicocca.
I capelli prugna e melanzana: le nuance che potresti valutare
Siamo nel range del rosso, viola, blu. Questi colori si possono ottenere con doppio passaggio: primo passaggio con lawsonia (henne rosso 2 o 3) o rosso ciliegia e come secondo passaggio, melanzana basificata. Più si tiene in posa melanzana più si tingono i capelli sul violaceo. Miscela melanzana contiene infatti: legno di campeggio (rosso-violaceo), radice di robbia (rosso-ramato-rosato), Indigofera Tinctoria foglie (blu-verdastro), Lawsonia Inermis foglie (rosso).
I capelli castani: le nuance che potresti valutare
Il colore marrone è dato, secondo la teoria dei colori, da giallo, rosso e blu. Non ci sono piante che danno il colore castano: il colore castano sul bianco va costruito, miscelando più piante con rispettivamente pigmenti giallo rosso e blu: in base al modo di miscelarli otterrai castano freddo e scuro o un castano medio, o caldo e chiaro. Maggiore è la presenza del giallo, più chiaro sarà il risultato (magari sui toni del beige); maggiore è la presenza del rosso e più calda sarà la nuance di marrone che otterremo, maggiore è la presenza di blu e più scuro e freddo sarà il tono del castano.
Castani senza capelli bianchi
Se si parte da una base castana e devo coprire dei bianchi, tra i riflessanti per i castani vi sono Miscela mallo di noce e nocciola: miscela mallo di noce su fondi castani regala toni castagna, mentre con aggiunta di henne nero o katam si ottiene il castano scuro e freddo. L’henne nero infatti ha un pigmento verde blu ed è il correttore ideale per qualsiasi tono freddo o scuro. La nocciola castanizza senza scurire troppo i capelli biondo dorati, e se la abbiniamo a Miscela mallo di noce otteniamo capelli castano medio-chiaro. Per coprire i bianchi con la nocciola occorre fare un doppio passaggio: henne rosso 3 e nocciola (in rapporto 2:1) prima e Henne nero e nocciola (in rapporto 2:1) dopo. Robbia invece dona riflesso castano rosato su basi castano chiare. Miscela Campeggio è ideale su fondi medio chiari per ottenere sfumature calde: offre toni castano ramati rotondi e lucenti, mentre sui bianchi dà una discreta copertura ottenendo un biondo scuro/castano chiaro ramato/ramato.
Castani con capelli bianchi
Occorre infine una precisazione: in presenza di capelli bianchi per ottenere il castano occorrono doppi passaggi, e il primo passaggio (40-45 minuti) dovrebbe essere con henne rosso 2 o 3, altamente coprenti e se necessario Rosso ciliegia per andare verso toni più scuri. Come secondo passaggio, della durata di circa 1 ora e mezza, si può poi procedere con:
- per castano chiaro: Nocciola per un castano chiaro luminoso, o con Miscela Mallo di noce per un castano chiaro ramato.
- per castani medi: Henne nero per castano medio caldo; henne nero basificato per il castano medio freddo.
- castani scuri, bruni fino a neri: henne nero basificato 60% e katam 40% con gel pastellante per avere castano scuro freddo. Più sarà lungo il tempo di posa più saranno scuri.
I capelli neri: le nuance che potresti valutare
L’henne nero, Indigofera pura, è un pigmento verde bluastro, non nero come si potrebbe pensare. Per chi avesse i capelli neri quindi, sui bianchi deve prima compiere un passaggio con lawsonia oltrechè henne nero, per evitare spiacevoli effetti. Lawsonia è più coprente e andrebbe a contrastare, in quanto rosso, il pigmento verde bluastro dando un marrone scuro. Di solito si consiglia di basificare l’hennè nero con un cucchiaino di bicarbonato di sodio per aumentarne i riflessi freddi.
Katam (Buxus Dioica polvere di foglie) invece è simile all’henne nero ma è un pigmento più scuro e freddo blu violaceo. Nei mix scuri una buona proporzione è 60% henne nero basificato e 40% katam.
Conclusioni
Tutti questi consigli sono per rendere l’idea della teoria che sta dietro all’arte delle erbe tintorie, è ovvio che poi personalmente ognuno di noi ha una sua base di partenza da cui partire e tante valutazioni da fare, partendo dal presupposto che coi colori delle erbe si può giocare ma le erbe non schiariscono, non sono tinte chimiche, lavorano “tono su tono”: se si volesse provare a farlo ci vorrebbero comunque più passaggi da fare. Generalmente per i nostri hennè se c’è bisogno di prepararli con succo di limone, yogurt o aceto è indicato già sulla bustina. Se ti interessano anche consigli su come preparare la pastella leggi i nostri blog o leggi le nostre schede prodotto. Se poi avessi bisogno di un aiuto, chiedi pure al nostro Staff, ti aiuteremo!
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