Molto si è scritto finora sulla cellulite, o meglio sulla panniculopatia. Negli anni infatti, il termine cellulite si è andato via via modificando, fino ad arrivare a quello più corretto, anche se difficile da pronunciare e ricordare di “panniculopatia edemato fibro sclerotica“. Spesso ci si sofferma soltanto al puro aspetto estetico della cellulite senza pensare al fatto che essa è un disturbo molto più complesso, che nasce da un’alterazione della circolazione veno-linfatica. Ecco perchè andrebbe tenuta sotto controllo, e non accorgersi della sua esistenza solo al cambio di stagione o quando siamo messi di fronte all’inevitabile “prova bikini”.
Cos’è la cellulite
Letteralmente il termine “cellulite” significa infiammazione della cellula, ma in realtà la cellulite non è un processo infiammatorio. La cellulite è la conseguenza di un danno, di una degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo e per questo viene utilizzato il termine più corretto di Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS). Essa è un inestetismo cutaneo localizzato generalmente alle cosce, ai glutei e ai fianchi. Queste zone sono anche particolarmente sensibili all’azione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni), che tendono a ritenere i liquidi e accumulare il grasso. Essa si instaura nell’ipoderma, tessuto prevalentemente adiposo posto al di sotto del derma.
Cellulite: le caratteristiche
L’aspetto esteriore di questa condizione è ben illustrato dal termine “pelle a buccia d’arancia“. In realtà, l’aspetto della cellulite è diversa in base alle diverse zone del corpo: ad esempio, nella zona interna della coscia si presenta una cute “ipotonica”, non dolente alla palpazione; nella zona esterna della coscia è spesso associata ad adiposità più o meno rappresentata; nella zona anteriore e posteriore della coscia la cute si presenta pastosa e in stazione eretta è cascante e irregolare, a “buccia d’arancia”; nei fianchi invece spesso troviamo qualche accumulo adiposo. I glutei si presentano spesso ipotonici.
Dal punto di vista fisiopatologico la cellulite è caratterizzata da stasi venolinfatica, cioè: da una alterazione strutturale delle fibre di collagene, dall’aumento delle dimensioni (o “ipertrofia”) delle cellule adipose e dalla ritenzione idrica (o meglio la stasi del liquido interstiziale (posto tra le cellule)); di conseguenza il tessuto viene sottoposto a processi di degenerazione.
Cellulite: meccanismi di insorgenza
Qualsiasi sia la causa iniziale, l’eziologia vera e propria della cellulite è un danno del microcircolo (veno-linfatico), quello che chiamiamo “lesione micro-vasculo-tissutale). Quindi all’inizio c’è un danno vascolare; si passa poi a una stasi circolatoria con conseguente insufficiente drenaggio del liquido interstiziale (il liquido posto tra le cellule). Questo favorisce un accumulo in loco di cataboliti cellulari, il quale a sua volta determinerà un ulteriore richiamo di acqua per diluire i cataboliti (i “rifiuti”) accumulati.
Le cellule adipose aumentano di volume e trattengono i liquidi, mentre il metabolismo tra gli spazi intercellulari procede con difficoltà. Il mancato drenaggio dei liquidi determina quindi una stasi e un processo infiammatorio locale. Le alterazioni possono essere di vario grado, fino alla rottura e alla lacerazione delle membrane cellulari. I grassi, in particolare i trigliceridi, fuoriescono e si insinuano tra le cellule e i tessuti fino a formare una massa compatta che altera completamente la struttura e il metabolismo dei tessuti coinvolti (lipodistrofia), creando lo sgradevole “effetto a buccia d’arancia”.
La compressione a cui è soggetto il connettivo si ripercuote sia sui vasi sanguigni, con blocco del metabolismo e abbassamento della temperatura locale, sia sulle terminazioni nervose, provocando dolore.
Cellulite: gli stadi della patologia
Allo stadio 0 la circolazione venolinfatica del tessuto cutaneo e degli adipociti è nella norma, sono quindi presenti gli scambi metabolici fisiologici e non vi sono sgli di PEFS.
Lo stadio 1 è uno stadio subclinico reversibile, senza segni evidenti, talvolta il soggetto riferisce la comparsa di gonfiore (edema) o di tensione alle gambe o solo alle caviglie. Lo stadio 2 invece è lo stadio in cui aumentano ma mano il gonfiore e la tensione dell’arto. Si inizia a vedere la comparsa del classico aspetto della pelle “a buccia d’arancia”. Si nota un aumento del pannicolo adiposo e una pastosità dei tessuti. Le fibre reticolari poste attorno agli adipociti aumentano di numero e di spessore iniziando ad alterare il funzionamento del microcircolo. La cute inizia a perdere elasticità.
Nello stadio 3 inizia la fibrosi e aumenta il senso di pesantezza degli arti. Iniziano a comparire le prime teleangiectasie (dilatazioni varicose dei vasi sanguigni capillari del derma). Alla palpazione si percepiscono dei piccoli noduli, un ulteriore aumento del pannicolo adiposo e della pastosità dei tessuti. I noduli e le fibre collagene formano una specie di trama che tende ad ostacolare gli scambi metabolici del tessuto; alcune zone della cute sono fredde e la palpazione può provocare dolore. Lo stadio 4 invece è lo stadio della fibrosi conclamata. Le gambe sono doloranti al tocco, con qualche manifestazione di insufficienza vascolare. Il numero, il volume e la tensione dei noduli e del pannicolo adiposo aumentano, diventando facilmente palpabili. Questo stadio tende ad evolvere in fibrosi, irreversibile.
Infine, lo stadio 5, che è quello della sclerosi e della fibrosi. Sono ormai evidenti le manifestazioni dell’insufficienza venosa, gli arti sono costantemente doloranti, alla palpitazione la cute appare fredda, pallida, dolorante e dura per la presenza di noduli di grandi dimensioni.
Cellulite: le cause
La cellulite non è prerogativa solo della persona in sovrappeso: esistono infatti anche donne magre con cellulite. Le cause, che possono essere singole o presenti insieme, possono essere:
1. cause vascolari:
nelle gambe il sangue venoso viene drenato da un insieme di vasi venosi. Quelli superficiali, come la grande e la piccola safena, sono provvisti di valvole che impediscono al sangue di ricadere in basso data la presenza della forza di gravità. Il sistema di vasi profondi invece (vena tibiale, poplitea, femorale, iliaca) è invece sprovvisto di valvole. Il liquido interstiziale e quindi i cataboliti cellulari vengono invece drenati da una sottile rete di capillari linfatici che andranno a confluire in due grosse stazioni linfatiche: quella poplitea e quella inguinale. A questo punto è chiaro come un’eventuale alterazione delle valvole, un sovraccarico o un ostacolo possa essere causa di un insufficiente ritorno venoso e, come qualsiasi compressione esercitata sulla rete linfatica, possa indurre un ristagno di liquidi;
2. endocrine:
molti ormoni (soprattutto tiroidei, ovarici, ipofisari e surrenalici) hanno un’azione di fondamentale importanza sul metabolismo dei grassi, sulla regolazione dei liquidi e degli elettroliti. La tiroide: l’ipotiroidismo ad esempio determina un rallentamento dei processi metabolici dell’organismo inclusi quelli riguardanti la lipolisi; l’ovaio produce estrogeni, i quali se presenti in eccesso determinano una ridotta eliminazione del sodio a livello renale con conseguente ritenzione idrica dovuta la fatto che ogni molecola di sodio si lega a una molecola d’acqua. L’aumento dell’acqua aumenta la pressione nel liquido interstiziale determinando un ostacolo al deflusso circolatorio. Un altro effetto degli estrogeni è quello di rendere maggiormente disponibili gli acidi grassi che si depositano sottoforma di trigliceridi nelle cellule adipose;
3. metaboliche: tra le principali ricordiamo il diabete e le dislipidemie;
4. posturali:
la postura è la giusta posizione eretta dell’organismo; anomalie posturali legate ad esempio a problemi di piede piatto o ginocchio valgo possono portare ad alterazioni del ritorno venoso; non solo! anche quando si rimane per troppo tempo seduti con le gambe accavallate o per troppo tempo in posizione eretta sul posto senza camminare, si ostacola la circolazione venosa;
5. alimentari:
un’alimentazione squilibrata verso un eccessivo consumo di cibi di origine animale contenenti grassi saturi, zuccheri e sale, la favorisce. Al contrario, è sempre più scarsa l’assunzione di cibi di origine vegetale contenenti acqua, vitamine, minerali, pigmenti vegetali e fibra come la frutta e la verdura fresca e le leguminose; questi favoriscono il ricambio e contrastano i radicali liberi. Se esaminiamo l’alimentazione, i primi due tipici segnali di un’alimentazione scorretta sono la stipsi e la ritenzione idrica. La dieta ideale? le proteine non dovrebbero apportare meno del 12% delle calorie totali; l’assunzione di carboidrati a rapido assorbimento deve essere ridotta e almeno un quinto dei grassi deve essere di tipo polinsaturo. Inoltre occorre bere tanta acqua naturale. Infine, una dieta davvero equilibrata prevede che i quantitativi di potassio assunti giornalmente siano superiori ai quantitativi di sodio.
Cellulite: rimedi naturali efficaci dalla nostra Erboristeria Como
E’ con soddisfazione che la nostra erboristeria può raccontarvi di due nostri preparati 100% naturali per la cellulite, rimedi naturali efficaci costituiti da un integratore in compresse gastroprotette e da un gel anticellulite. Essi sono stati formulati e preparati secondo gli ultimi studi scientifici più promettenti e che hanno avuto alla base anche evidenze pratiche da parte di professionisti del settore.
Cellulite rimedi naturali efficaci: un integratore in compresse a base di bromelina e centella
Minacell compresse gastroprotette contiene un complesso sinergizzato a base di bromelina ad alto dosaggio (tit. min. 2500 GDU/g) e centella asiatica titolata in terpeni totali con metodo HPLC; il suo obiettivo è quello di favorire la funzione drenante e il trofismo del microcircolo, è adatto ai vegani, naturalmente privo di lattosio e senza glutine. In MinaCell:
- bromelina è un enzima ad azione proteolitica, antiedemigena, antinfiammatoria, che migliora la funzionalità del microcircolo. Qui i benefici riconosciuti a Bromelina: “Beneficial Properties of Bromelain”, che trovi tradotto anche in questo nostro post;
- centella migliora la permeabilità e l’elasticità dei tessuti vascolari, attenuando i sintomi dell’insufficienza venosa.
Secondo lo studio “Total Triterpenic fraction of Centella asiatica in chronic venous insufficiency and in high perfusion Microangiopathy”, L. Incandela et al, la frazione triterpenica totale di centella è efficace nel migliorare le alterazioni della parete venosa nell’ipertensione venosa cronica e nel proteggere l’endotelio venoso. Essa migliora la sintesi del collagene e di altre proteine tissutali, modulando l’azione dei fibroblasti nella parete venosa; stimola il rimodellamento del collagene dentro e intorno alla parete venosa. In tal modo, permetterebbe il recupero della permeabilità e dell’elasticità dei tessuti attenuando i sintomi dell’insufficienza venosa.
Lo studio
La combinazione sinergica di bromelina ad alto dosaggio e centella asiatica titolata si sono dimostrate quindi efficaci nel favorire non solo la funzione drenante ma anche il trofismo del microcircolo in uno studio multicentrico condotto da 45 dermatologi. Il nostro rimedio naturale cellulite MinaCell compresse origina infatti da uno studio di ricercatori italiani, con Andrea Romani come primo firmatario, pubblicato sul Journal of Plastic Dermatology), dal titolo: “Studio multicentrico sull’efficacia di un integratore a base di bromelina e triterpeni da Centella Asiatica nel trattamento della cellulite”. Questo studio è stato condotto da 45 dermatologi e distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ciascun dermatologo doveva selezionare 10 pazienti donne.
Lo studio è stato condotto dando alle pazienti selezionate un trattamento per due mesi di un integratore a base di bromelina e centella asiatica, favorente la funzione drenante e il trofismo del microcircolo. Sono stati rilevati:
- l’esame dermo-estetico: doveva tenere conto della localizzazione della cellulite e della presenza o meno dei seguenti segni cutanei: scabrosità, edemi, teleangectasie e/o microvaricosità, varici, alterazioni trofiche e smagliature;
- sintomi soggettivi spesso associati alla cellulite: parestesie, intorpidimento arti inferiori, senso di pesantezza, piedi freddi, crampi notturni e diurni;
- rilevamento obiettivo della presenza o meno di: elasticità, pastosità, plicabilità, fine granularità, micronoduli, macronoduli, dolenzia, flaccidità, pallore e ipotermia.
Ecco i risultati dello studio:
Cellulite rimedi naturali efficaci: un gel anticellulite fenomenale
Questo fantastico gel anti cellulite, sviluppato in collaborazione con l’associazione fitopreparatori italiani, è il risultato di una serie di validi e approfonditi studi al fine di trattare l’aspetto estetico a 360° con l’aiuto di soli ingredienti vegetali. Il nostro gel anticellulite è costituito da:
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un complesso liposomiale a base di caffeina, L-carnitina e il sodio desossicolato:
tale complesso penetra facilmente nello strato del derma stimolando la riduzione del grasso e assicura un’efficace riduzione dei sintomi della cellulite. Efficacia dimostrata in vitro e in vivo. Poco noto ma importante in questa formulazione, c’è il sodio desossicolato. Esso è il sale sodico dell’acido desossicolico, un sale biliare prodotto dal fegato insieme agli acidi biliari. Tale acido ha la capacità di sciogliere il grasso in eccesso attraverso la distruzione delle cellule adipose. Il sodio desossicolato è utilizzato nel trattamento estetico noto come Intralipoterapia. Questa tecnica permetterebbe di eliminare gli antiestetici cuscinetti di grasso in eccesso ottenendo un rimodellamento del corpo e del viso senza dover ricorrere ad un intervento chirurgico.
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escina e beta sitosterolo fitosoma
si tratta di un complesso di escina con beta sitosterolo e fosfolipidi ad elevata biodisponibilità e migliore tollerabilità cutanea. Gli attivi sono veicolati al sito d’azione e rilasciati in modo graduale. Agisce a livello capillare modificando la permeabilità vascolare e favorendo la tonicità della tonaca muscolare vasale. Riguardo a questo attivo: 43 donne volontarie, con stasi venosa cronica e cellulite in varie regioni del corpo, sono state trattate con una crema contenete escina beta-sitosterolo fitosoma applicata una volta al giorno per 30 giorni: ecco i risultati:
- centella: stimola la produzione di nuove fibre di collagene all’interno della parete dei vasi sanguigni; queste fibre rendono la parte vasale più elastica e tonica, contribuendo così a ridurre l’accumulo di liquidi e i sintomi dell’insufficienza venosa.
- mentolo e mentil lattato: per un’immediata sensazione di freschezza, stimolando il circolo.
Cellulite e gemmoterapia: il drenaggio profondo
Uno dei gemmoderivati d’elezione è il gemmoderivato di betula pubescens, utile per il drenaggio renale e per stimolare il sistema reticolo endoteliale (vedi qui il nostro post). Il drenaggio renale sostiene e rinforza le funzioni renali disintossicanti, aumentando la diuresi e l’eliminazione dei cataboliti, degli elettroliti, delle scorie di farmaci e altri. Betulla pubescens inoltre facilita l’eliminazione delle tossine cristalloidi, rilanciando il metabolismo renale e quello epatico, utili in caso di cellulite e turbe del sistema linfatico. Si potrebbe associare anche alla tintura di ananas gambo (ricco in bromelina, stimola il drenaggio linfatico) o di tarassaco (contiene inulina) oppure alla tintura di centella (per circolazione).
Tra gli altri gemmoderivati per la cellulite, di solito, ma a seconda di cosa si vuole ottenere, si possono consigliare linfa di betulla e ippocastano (drenante circolazione del sangue) o linfa di betulla in associazione con sorbo e castagno (ristagno dei liquidi).
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