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Tiglio argentato è utilizzato in fitoterapia per i suoi fiori e le sue gemme: scopriamo insieme le sue benefiche proprietà ed in particolare quelle del Tiglio argentato gocce (gemmoderivato di tiglio, noto anche come Tilia Tomentosa macerato glicerico), quando e perchè.

     


Il Tiglio, o più precisamente la specie Tilia Tomentosa o anche “Tiglio argentato“, è utilizzato in fitoterapia per le sue gemme e per le infiorescenze. Pianta arborea alta anche 30 m, spontanea in tutta Europa e nelle zone submontane e montane fino ai 600m, con chioma regolarmente piramiale-cupolare. Presenta un tronco diritto con una scorza inizialmente liscia, grigio-bruna, con l’età screpolata e fessurata longitudinalmente. I giovani rametti e i germogli sono tomentosi. Le foglie sono caduche, semplici, alterne, con picciolo; hanno la base cordata e l’apice acuminato e presentano i margini (spesso con l’eccezione di quelle basali) seghettati più o meno regolarmente; la pagina superiore della lamina è verde-lucida e glabra, quella inferiore ha tonalità verdi-grigiastre ed è tomentosa per peli stellati particolarmente nelle foglie giovani. I fiori, raggruppati in infiorescenze cimose, sono biancastri e profumati e si possono ammirare tra giugno e luglio.

Le proprietà riconosciute del Tiglio argentato

Noi erboristi del tiglio utilizziamo il tiglio argentato gemme e fiori. Secondo E.M.A. e Commissione E Tedesca, il tiglio argentato fiori è indicato per:

  • per il trattamento del raffreddore e della tosse correlata agli stati di raffreddamento; il tiglio infatti possiede proprietà diaforetiche ed antispastiche che sono state attribuite all’acido p-cumarico ed ai flavonoidi;
  • attività sedativa e ansiolitica (attività GABAergica).

Il tiglio evoca il concetto di sedazione e distensione, ma anche di veri effetti tranquillanti e antistress se ricorriamo al suo derivato più attivo, il gemmoderivato di tiglio.

Tétau, per quanto riguarda Tiglio gemmoderivato (Tilia tomentosa, gemme, MG1DH), afferma: “Si tratta di un magnifico tranquillante vegetale, privo di ogni tossicità. Il medicamento preparato dalle gemme fresche esplica un’attività del tutto sbalorditiva […] agisce anche sull’asse cortico-ipotalamico e sulla sostanza reticolata rialzando senza dubbio il tasso delle serotonine con effetto calmante”.


Il gemmoderivato di Tiglio argentato: posologia

La dose usuale del gemmoderivato di Tiglio argentato (noto anche come Tilia Tomentosa macerato glicerico)  nell’adulto è di 50 gocce, 2 volte al giorno (al risveglio e prima di coricarsi) o di 30 gocce, 3 volte al giorno circa mezz’ora prima dei pasti. Nel bambino: metà dose; nella primissima infanzia: 5-10 gocce, 3 volte al giorno.


Tiglio gemmoderivato: tranquillante naturale e non solo

Il gemmoderivato di tiglio si può consigliare:

  • come anti stress: lo “stress”, male della nostra società, stress per il lavoro e la carriera, le palpitazioni e l’emotività della menopausa…e stress significa sofferenza metabolica anche della pelle;
  • nella distonia neurovegetativagrazie alle ormai dimostrate proprietà spasmolitiche e sedative attribuibili, in parte, al Farnesolo, terpene dalle proprietà neurosedative;
  • per migliorare il tono dell’umore e per la sua attività ansiolitica e blandamente antidepressiva, in quanto studi dimostrano la sua azione sul livello di serotonina, che contribuisce a innalzare;
  • nelle sindromi ansiose, nell’eretismo cardiaco che quasi sempre si accompagna a questi stati, nell’ipertensione arteriosa sostenuta da stress, nell’insonnia ecc.;
  • nei disturbi del sonnofavorisce l’addormentamento e contribuisce ad aumentare la durata del sonno. Esperimenti effettuati sulla cavia hanno dimostrato che l’attività sedativa di Tilia tomentosa compare un’ora dopo il trattamento orale e persiste per 24 ore (test dell’apparato a fori). Le gemme di Tilia tomentosa accrescono inoltre notevolmente la capacità di addormentamento e, fattore importante, non alterano l’attività onirica. Il gemmoderivato non è, quindi, un sonnifero, ma un induttore del sonno che non determina assuefazione ed è sprovvisto di tossicità: per questo motivo può essere tranquillamente impiegato sia nel bambino sia nell’anziano. La posologia nel bambino (oltre i 2 anni di età), sarà di 1 goccia pro chilo (peso del bambino) in acqua, la sera prima di coricarsi. Il trattamento va protratto nel tempo;
  • nei casi di spasmo: essendo antispasmodico, è indicato in tutti i casi ove domina l’elemento spasmo: nel trattamento del colon irritabile, ad esempio, potrà essere prescritto da solo o potrà affiancare Vaccinium vitis idaea, gemmoderivato specifico per tale patologia, di cui ottimizzerà l’azione;
  • per la depurazione: in particolare agirebbe diminuendo il colesterolo e l’acido urico. La sua indicazione nel trattamento del sovrappeso acquista quindi un’ulteriore valenza: oltre all’azione ansiolitica e riequilibrante a livello neurovegetativo affianca proprietà depurative, ipocolesterolemizzanti e uricosuriche.

Avvertenze: viene segnalato (Brigo B., Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica, La Grafica Briantea, Como 1991) che, in qualche raro caso, alla somministrazione di Tilia tomentosa può conseguire un’inversione di effetto: l’assunzione del gemmoderivato può eccitare invece di calmare. In questi casi occorre ridurre la posologia. È pertanto buona norma iniziare la terapia partendo dalla posologia minima (10-20 gocce) e aumentarla, eventualmente, con gradualità.


Curiosità scientifiche sul gemmoderivato di Tiglio

Un confronto tra la pianta adulta e la gemma ha appurato che le gemme di Tilia tomentosa presentano un contenuto in flavonoidi e amminoacidi maggiore rispetto alle foglie o al tronco. La varietà tomentosa risultata essere più ricca, rispetto ad altre varietà di Tilia, in derivati terpenici, importanti in quanto determinano l’attività antispasmodica e sedativa.
Max Tétau (in Cahiers de Biothérapie, 138, 1996) segnala lo studio eseguito sulle gemme di Tilia tomentosa per la valutazione dell’attività sedativa tramite una serie di test (tutti e tre con esito positivo): test di mobilità spontanea; test di potenziamento della narcosi barbiturica; test dell’apparato a fori.

Dott.ssa Laura Comollo


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