Le tisane naturali cosa sono e a cosa servono? poichè non si deve dare nulla per scontato, ne parleremo in questo articolo curato dalla Dott.ssa Comollo, Tecnico Erboristico.
In erboristeria la tisana è una preparazione acquosa ottenuta estemporaneamente da più droghe vegetali e destinata ad essere somministrata per via orale, il cui ruolo è quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell’organismo nell’intento di ottimizzarne il normale svolgimento.
Le droghe vegetali per tisana (per droga vegetale si intende “corpo vegetale o parte di questo che contiene una o più sostanze farmacologicamente attive dette principi attivi della droga ”) devono essere scelte e ripulite con cura, si trovano in commercio quasi sempre in tagli più o meno fini detti appunto “tagli tisana“(TT) e sono destinate ad essere impiegate direttamente dall’utilizzatore finale per la preparazione di soluzioni liquide, generalmente estemporanee, mediante l’impiego di acqua bollente. Vengono generalmente impiegati da 10 a 20 grammi di droga per la preparazione di 1 litro di tisana.
Le tisane vengono preparate per macerazione, per digestione, per infusione o per decozione, utilizzando acqua potabile e, prima della utilizzazione, vengono decantate o, se necessario, filtrate attraverso ovatta o garza. Possono essere preparate tisane monocomposte (con una sola pianta) o composte (cioè contenenti i costituenti attivi di un insieme di droghe omogenee e dalle proprietà analoghe, miscelate tra loro in modo da conseguire, per sinergismo, un potenziamento della loro attività secondo una precisa finalità).
Nella Farmacopea Ufficiale Italiana X edizione sono citate 16 specie composte per tisane e in commercio esistono ottime species già preparate da diversi produttori di preparazioni fitoterapiche che si possono acquistare in vari negozi specializzati, farmacia, erboristeria.
Quali sono i benefici della tisana come forma di assunzione di principi attivi?
Al contrario del farmaco di sintesi che contiene un solo principio attivo, in erboristeria e fitoterapia ciò che conta è il fitocomplesso.
L’importanza del fitocomplesso
Il fitocomplesso è l’insieme dei componenti chimici di una pianta, risultante dalla naturale combinazione del principio attivo con altre sostanze, terapeuticamente inattive (per es., cellulosa) o con attività di natura diversa, ma che globalmente conferiscono alla pianta le specifiche proprietà terapeutiche per cui viene utilizzata. I principi attivi presi singolarmente, infatti, possono rivelarsi meno efficaci o con effetti diversi da quelli della pianta nel suo complesso. Il fitocomplesso è, in pratica, tutta la pianta: il problema, piuttosto, è conoscere quali forme galeniche lo contengono davvero e lo rendono disponibile!
L’importanza del veicolo acquoso
La pianta è in gran parte costituita di acqua, vive di acqua e nell’acqua tutto sta in una soluzione vivente. Alcaloidi, flavoni, tannini, resine, olii, materie grasse, sono insolubili o parzialmente solubili nell’acqua; gli olii essenziali quando sono isolati, cioè distillati, certamente non sono solubili nell’acqua. Pur tuttavia nella pianta vivente tutte queste sostanze scorrono, si veicolano, si attivano in ambiente prevalentemente acquoso. Per questi motivi la tisana ancora rappresenta una modalità, certamente leggera, ma accettabile, di somministrazione dei principi attivi della pianta intesa nella sua globalità. L’acqua mantiene in soluzione abbastanza bene quasi tutti i principi attivi con la temperatura dell’infusione e all’assimilazione provvedono adeguatamente i fermenti digestivi.
E poi sono indiscusse le attività generali di lavaggio, attivazione degli emuntori, disintossicazione e diuresi, esercitate dalla tisana. Nessun’altra preparazione non abbondantemente acquosa potrà portare in soluzione tutti i sali minerali presenti in una pianta!
Altri vantaggi e svantaggi
Le tisane, secondo i medici fitoterapici cinesi, presentano i seguenti vantaggi rispetto ad altre forme officinali: facile assorbimento dei principi attivi, rapidità di azione dei principi attivi assorbiti, possibilità di modificare di volta in volta gli ingredienti, assecondare le esigenze dei pazienti.
Presentano invece i seguenti svantaggi, in particolar modo i decotti: maggior tempo dedicato alla preparazione, odore e gusto spesso sgradevole che talora il decotto può assumere.
Chi può formulare una tisana? Dipende dalle normative vigenti
In Italia, in base alla composizione e alla presentazione le preparazioni in tisane possono essere classificate come prodotti alimentari (alimenti, integratori alimentari, preparati erboristici) o medicinali (solo su ricetta medica).
1) Tisane classificate come Alimenti veri e propri (senza “claim salutistico”)
Ricadono tra i prodotti alimentari veri e propri (alimenti) le miscele di vari tè, i tè di frutta o aromatizzati alla frutta e alcune miscele di frutta, spezie e piante aromatiche destinati alla preparazione di bevande di uso comune, tisane come bevande di uso comune a base di “alcune erbe per infusi e tisane” (camomilla, karkadè, menta, tiglio..) che rientrano tra i prodotti alimentari veri e propri e pertanto seguono soltanto la legislazione alimentare (D.Lgs 109/1992) perchè non presentati con finalità salutistiche (no “claims”). I prodotti alimentari veri e propri devono essere fabbricati in stabilimenti autorizzati alla produzione di alimenti.
2) Tisane classificate come Integratori Alimentari (con “claim salutistico”)
Per le tisane classificate come integratori alimentari (“prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”), con indicazione salutistica, non estemporanee, la formulazione è a capo di laboratori autorizzati dal Ministero, la normativa di riferimento è quella sugli integratori alimentari (Dlgs 169/04), rispettando inoltre l’elenco delle piante consentite (lista BELFRIT, aggiornata con Decreto del Ministero 10 agosto 2018 che “disciplina l’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali (botanicals)”) e il Regolamento UE sui claims salutistici e vige l’obbligo di notifica al Ministero della Salute prima dell’immissione sul mercato.
Ecco un esempio dei concetti fin qui espressi:
- Una ricetta famosa tra noi Tecnici Erboristici per preparare una tisana salutistica (integratore) è ad esempio quella di Leclerc, utile per il benessere della funzione articolare: ribes nero foglie (50%), frassino foglie (25%), olmaria sommità fiorite (25%), pesati questi ingredienti si prepara una tazza di acqua bollente, e si aggiunge un cucchiaio del preparato che starà in infusione per 5-10 minuti e andrà assunto prima dei pasti per 2-3 volte al giorno. Ricordiamo però, se avete la passione del “fate fai-da-te” di chiedere sempre prima ad erboristi qualificati per non incorrere in eventuali disagi.
- Una ricetta di tisana alimentare (alimento) invece potrebbe essere questa “miscela di erbe e frutta”: carcadè fiori (o tè nero) 30%, rosa canina cinorroidi (20%), arancio dolce scorze (10%), mela frutto essiccato 10% cocco (10%), ananas frutto (10%), papaia frutto (5%), mango (5%).
Le preparazioni estemporanee: cosa sono e chi le può preparare
Le tisane possono essere anche preparate estemporaneamente (cioè preparate al momento, non preconfezionate) in farmacia o erboristeria (munita di laboratorio alimentare) ai sensi e con le limitazioni previste dalla legge tra cui, importantissimo, per la preparazione di preparati, miscelazione e trasformazione di prodotti erboristici, non medicamentosi, è necessario, oltre al possesso dei requisiti morali e professionali, il possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea triennale in Tecniche Erboristiche, laurea in Farmacia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, diploma di specializzazione in Scienza e Tecnica delle piante officinali o in Farmacognosia.
Si precisa che per “preparazioni estemporanee” si intendono preparazioni destinate al singolo cliente che possono consistere nella miscela di erbe tal quali, estratti secchi o liquidi di piante di uso consolidato nel settore alimentare e/o comprese nell’elenco delle piante impiegabili negli integratori alimentari, pubblicato sul portale del Ministero della Salute. In presenza di un laureato è quindi possibile, nei laboratori di tali esercizi commerciali, miscelare estemporaneamente le erbe per preparazioni alimentari, ma non è possibile preparare integratori alimentari come definiti e disciplinati per quanto riguarda la loro produzione e commercializzazione dal D.Lgs 169/04. Una precisazione: le preparazioni estemporanee non possono essere vendute online, a causa di una normativa che impone la vendita di prodotti esclusivamente preconfezionati, per tutelare la salute del consumatore.
Le Tisane naturali su Erboristeria Como
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