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Scopriamo insieme per la prostata problemi più comuni e i loro sintomi. Ecco inoltre i consigli della Dott.ssa Comollo e in particolare per l’ipertrofia prostatica e prostatite rimedi naturali utili.

     


La prostata è un organo maschile fibromuscolare e ghiandolare delle dimensioni di una castagna, che si trova al di sotto della vescica e circonda l’uretra. La prostata riveste una importante funzione nella produzione del liquido seminale, pertanto alcune alterazioni alla struttura e dello stato dell’organo possono influenzare l’infertilità maschile. Nella vecchiaia, l’organo può subire un notevole aumento di volume, causando difficoltà alla minzione per compressione della porzione prostatica dell’uretra.

Prostata

Prostata problemi: le malattie della prostata

La prostata può essere la sede di patologie infiammatorie: le tre più importanti da citare sono la prostatite acuta e cronica, l’iperplasia ed il carcinoma.

Sintomi di problemi alla prostata sono vari, a seconda della patologia: il dolore (soprattutto nelle prostatiti acute), sangue nelle urine, l’ostruzione allo svuotamento della vescica con conseguente ritenzione urinaria (che predispone all’infezione), l’ipertrofia della muscolatura vescicale, la formazione di diverticoli vescicali, l’uropatia ostruttiva con idronefrosi bilaterale e conseguente insufficienza renale acuta.

Cos’è la prostatite?

Il termine prostatite viene usato per indicare condizioni infiammatorie acute o croniche della prostata causati infezioni batteriche alle basse vie urinarie o da cateterismo uretrale e, più comunemente, ogni altra condizione in cui siano presenti i segni ed i sintomi dell’infiammazione prostata, ma manchi la dimostrazione di uno specifico agente causale. La ghiandola risulta dolente e gonfia alla palpazione rettale.

Per la prostatite sintomi più comuni sono: dolori al sacro, dolenza perineale o testicolare, lieve disurie e sintomi da ostruzione delle basse vie urinarie. In particolare, la prostatite può essere prostatite acuta o prostatite cronica. Nei casi di prostatite acuta sintomi più comuni sono: febbre, brividi, disuria, intenso dolore alla prostata. La prostatite cronica può essere batterica o non batterica. La prostatite cronica batterica è spesso asintomatica, anche se alcuni lamentano dolore perineale o lombare basso o sintomi da ostruzione. Coloro che invece presentano leucociti nel liquido prostatico e nelle urine, emesse dopo il massaggio prostatico, senza crescita batterica nelle colture, vengono classificati come affetti da prostatite non batterica.

Cos’è l’iperplasia prostatica benigna (IPB)?

L’iperplasia prostatica benigna è un processo iperplastico e non un’ipertrofia, in quanto istopatologicamente è caratterizzato da un aumento del numero di cellule epiteliali e stromali nella zona periuretrale della prostata, non della dimensione. Tale condizione si può manifestare generalmente a partire dai 50 anni di età. In un determinato organo il numero di cellule e di conseguenza il volume dell’organo, dipendono dall’equilibrio tra proliferazione cellulare e morte cellulare. L’Ipertrofia Prostatica Benigna può essere vista in pratica come una malattia delle cellule staminali: quando le cellule proliferanti sono maturate, attraverso un processo di differenziazione terminale, hanno una durata limitata prima di subire la morte cellulare programmata. Il processo di invecchiamento induce un blocco in questo processo di maturazione facendo si che la progressione a cellule definitivamente differenziate sia rallentata, riducendo di conseguenza il tasso complessivo di apoptosi. Nonostante l’importanza degli ormoni maschili nel normale sviluppo prostatico e nella fisiologia secretoria, non vi è alcuna prova che essi fungano da mitogeni diretti per la crescita della prostata negli uomini anziani. Tuttavia, molti fattori di crescita e i loro recettori sono regolati da essi.

L’iperplasia prostatica aumenta la resistenza dell’uretra, determinando variazioni compensatorie della funzionalità vescicale e in particolare influendo sul riempimento della vescica. Questo è aggravato dai cambiamenti della vescica e del sistema nervoso legati all’età, causando un aumento della frequenza urinaria, urgenza minzionale e nicturia (ripetuto bisogno di urinare durante la notte).

Sebbene l’Iperplasia Prostatica sia di per sé una patologia benigna, questi sintomi di problemi alla prostata portano inevitabilmente ad una serie di severe complicanze. La prima conseguenza del ridotto svuotamento è la ritenzione urinaria, che espone al rischio di infezioni ricorrenti. L’aumento di pressione che si registra nella vescica insieme al residuo post minzionale, possono causare un reflusso vescico-ureterale; se giunge fino al rene, può determinare idronefrosi e insufficienza renale. A livello vescicale oltre all’ispessimento della muscolare, si possono sviluppare diverticoli e calcoli. In pazienti con elevato Residuo vescicale Post Minzionale la vescica viene distesa oltre la sua capacità funzionale e quando supera la resistenza del muscolo sfintere dà luogo al fenomeno dell’incontinenza.


Prostata problemi: come prevenirli

Per un uomo è sicuramente importante occuparsi e monitorare la propria prostata prima che essa inizi a causare disturbi. Dopo i 50 anni è pertanto opportuna una visita urologica ogni 12 mesi allo scopo di anticipare eventuali problemi alla prostata poichè un’adeguata prevenzione permette di scoprire eventuali patologie in uno stadio iniziale.


Ipertrofia prostatica e prostatite: rimedi naturali

Le principali piante consigliate per la prostata sono: Serenoa Repens, Pygeum Africanum, Cucurbita Pepo (Zucca semi). In generale hanno proprietà simili tra loro ed esercitano la loro azione su numerose delle cause alla base di iperplasia prostatica.

La commissione E tedesca e l’OMS riconosce l’impiego di Serenoa repens per trattare le turbe urinarie che accompagnano l’iperplasia prostatica lieve e moderata. La Commissione E tedesca riporta che Serenoa repens e Pigeo Africano (corteccia) riducono la sintomatologia della Ipertrofia Prostatica Benigna in quanto portano a riduzione dell’urina residua, aumento del flusso urinario e riduzione della nicturia senza causare diminuzione nelle dimensioni della prostata. Il Pigeo Africano sembra essere privo di effetti collaterali seri e lavora a 360° su tutte le problematiche prostatiche, anche la prostatite. L’estratto di semi di zucca sembra invece ridurre il DHT (metabolita del testosterone) e vanta effetto tonico sulla vescica e attività antinfiammatoria. Studi comparativi hanno dimostrato l’efficacia dei principi attivi di queste piante, privi di effetti collaterali rispetto ai farmaci, non compromettono l’attività sessuale e non alterano l’antigene prostatico specifico.

Poichè una singola pianta non è come una sinergia di piante e di fitocomplessi. L’uso dei fitoterapici in pazienti affetti da prostatite è molto diffuso; questo non deve sorprendere, in quanto il trattamento farmacologico convenzionale può essere non soddisfacente o avere numerosi effetti collaterali. Ecco che per l’ipertrofia prostatica benigna e per la prostatite rimedi naturali efficaci che ti consigliamo  e che trovi suErboristeria Comosono un integratore prostataProstapygeumche può anche essere associato ad alcuni gemmoderivati.

In “Prostapygeum, un integratore prostata in compresse che puoi trovare nel nostro reparto dierboristeriavi sono in sinergia gli estratti secchi di: Serenoa repens tit.25% in acidi grassi totali, di Pygeum africanum E.S. tit. 15% in fitosteroli totali, estratto secco di semi di Zucca tit. 20% in acidi grassi e polline micromacinato. Non contiene glutine. Prostapygeum è utile per la funzionalità e il benessere della prostata: si consiglia l’assunzione di una compressa al giorno di Prostapygeumda assumere dopo il pranzo o la cena, per almeno un mese di trattamento, quindi non sospendere prima. Per un eventuale effetto sinergico si può anche associare 1 compressa di curcuma gold a pranzo e una di prostapygeum a cena, sempre per un mese. Per l’azione di mantenimento invece è consigliabile assumere 1 compressa al giorno di Prostapygeum per almeno 3-6 mesi consecutivamente.

Per quanto riguarda la gemmoterapia, i due gemmoderivati d’elezione per i problemi prostatici che consigliamo sono il gemmoderivato di sequoia e il gemmoderivato di ribes nigrum.

Dott.ssa Laura Comollo


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